Paolo Arena è molto preoccupato per il crollo di vendite nei negozi del centro storico di Verona in seguito all'apertura di Adigeo.

Lo stesso Paolo Arena era ai vertici di Confcommercio, Camera di Commercio, Promoveneto e Società Catullo spa negli anni in cui l'amministrazione Tosi ha autorizzato e promosso in ogni modo Adigeo ed altri grandi centri commerciali alla periferia di Verona.

Veramente.org 31.12 2014
"I negozi storici del centro, quelli che servivano la Verona ricca, la sua solida borghesia dalla inesauribile capacità di spesa, stanno chiudendo ad uno ad uno come se una peste indomabile li stesse sterminando. I motivi sono complessi e riassumono bene la situazione economica generale: sono crollate le vendite, non c'è stato un ricambio generazionale nella proprietà e nelle maestranze, i costi di gestione sono diventati insostenibili.
Eppure se andiamo a vedere cosa succede in altre città vicine e lontane, Rovereto, Brescia, Treviso, Mantova, Firenze, per fare alcuni nomi, non troviamo la sterminio di negozi di lusso che c'è stato a Verona. Segno che, pur in una situazione di crisi generale, le reazioni pubbliche e private possono essere diverse. A Verona da un decennio si insiste a proporre un nuovo polo commerciale nella zona delle ex cartiere, un polo con numeri da fantascienza, centinaia di negozi, centri commerciali dai quali sbucano i grattacieli, raccordi stradali e autostradali, parcheggi a iosa, tutto nuovo, brillante, bellissimo, modernissimo.
Sulla carta! In realtà abbiamo visto la totale incapacità di utilizzare in maniera intelligente il bellissimo centro storico della nostra città, che anzi da questi progetti faraonici è stato boicottato. Abbiamo visto anche l'inettitudine e i limiti culturali della giunta attuale, che non è ancora riuscita ed eliminare il traffico di automobili dal centro storico. Abbiamo dovuto registrare la scadentissima proposta culturale/musical/lirica e l'incapacità di programmare i servizi essenziali, primo fra tutti il trasporto pubblico".

Era facile prevedere che Adigeo e gli altri centri commerciali avrebbero messo in ginocchio i negozi del centro storico.
Già nel marzo 2017 facevamo notare che Adigeo era solo un elemento del complesso di centri commerciali che si sarebbero via via affacciati su Viale del Lavoro: "Si tratta del secondo intervento privato che prende forma nel grande ridisegno di Verona sud dopo il Crowne Plaza, che però è più defilato verso via Roveggia, e che va ad affiancarsi agli altri progetti già in pista lungo questo asse stradale nord-sud. Chi entra in città infatti si troverà sulla destra prima il nuovo Verona Mall (Adigeo) nelle ex Officine Adige, poi l'Esselunga di fronte alla Fiera dove c'è oggi il grande parcheggio a raso; poco dopo nelle vecchie celle frigorifere tra un paio d'anni aprirà Eataly di Oscar Farinetti e infine, passato il cavalcavia di viale Piave, sulla destra ci sarà il centro commerciale delle ex Cartiere".

Paolo Arena è stato fin dai primi anni 2000 uno dei partner privilegiati di Flavio Tosi, che ha imposto Arena nei board della Camera di Commercio, della Fondazione Arena e della Società Catullo Spa. Si può tranquillamente affermare che Paolo Arena è stato uno degli artefici principali degli interventi che hanno determinato l'attuale situazione commerciale della nostra città.

Ora, improvvisamente, Paolo Arena si accorge che "il commercio in centro è andato in crisi e questo è un danno per la vivibilità della città". Arena aggiunge anche che "Residenti, commercio tradizionale e turismo possono convivere, ma per questo serve una visione prospettica della città".
La visione prospettica di Arena prevede di allargare la fascia oraria pomeridiana di ingresso libero in ZTL e di ripristinare la fascia serale dalle 20 alle 22, perché "bisogna favorire chi viene in città per fare acquisti e deve potersi avvicinare il più possibile con l'auto". Una visione prospettica davvero lungimirante ed innovativa!

Affinché nessuno ci accusi di essere dei disfattisti, riproponiamo 2 suggerimenti già offerti gratuitamente ai nostri amministratori nel 2009:
- Il primo permetterà di risolvere gran parte dei problemi di parcheggio e consiste nella eliminazione tout court delle alberature lungo le strade cittadine.E' risaputo che gli alberi sono inutili e, anzi, dannosi: le radici muovono il manto stradale e le pietre, le annaffiature sono costose e difficoltose, le potature impossibili perché ormai nessuno le sa fare, gli incidenti e i morti provocati dallo scontro dei veicoli contro i tronchi all'ordine del giorno. Tagliamoli! Si libereranno così migliaia di nuovi posti auto e risolveremo una volta per tutte i problemi legati alla manutenzione delle piante.
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Il secondo suggerimento attirerà nella nostra città un flusso turistico tale da far impallidire Parigi e Atene. Con un piccolissimo investimento i nostri amministratori potranno rendere la platea dell'Arena praticabile per le auto, così che durante l'inverno si possa parcheggiare direttamente all'interno dell'Arena (in questo periodo inutilizzata) e durante l'estate i turisti possano assistere agli spettacoli areniani direttamente dalla propria auto comodamente parcheggiata all'interno dell'Arena, con i Suv e gli Hummer in prima fila a sottolineare i momenti cruciali delle Opere con il boato dei loro clacson.