Nassim Nicholas Taleb, con un bel libro intitolato Il cigno nero, ci conduce per i meandri dell' incertezza.

"Sembra che il nostro avventuriero avesse una caratteristica che potrebbe suscitare l'invidia dei più coriacei boss mafiosi: la sfortuna gli scivolava addosso come se avesse una protezione di teflon, il materiale che si usa per le padelle antiaderenti. Benché fosse noto per le sue imprese di seduttore, .…..si reputava un grande letterato. Cercò di ottenere la fama scrivendo La storia della mia Vita. Ogni volta che incontrava delle difficoltà, sentiva che la sua stella fortunata, la sua ètoile, lo avrebbe tirato fuori dai guai. Quando le cose gli andavano male, in qualche modo si rimettevano a posto grazie all'intervento di una mano invisibile, e giunse a credere che la sua caratteristica peculiare fosse la capacità di riprendersi dalle disgrazie incontrando sempre nuove opportunità. In extremis incontrava qualcuno che gli offriva una transazione finanziaria, un nuovo mecenate che non aveva ancora tradito oppure una persona generosa e di memoria abbastanza corta da aver dimenticato i tradimenti passati. E' possibile che fosse scelto dal destino per risorgere da qualsiasi difficoltà? Finchè naturalmente….".

"Di tutte le cose bisogna guardare come andranno a finire: chè molti il dio, dopo aver lasciato loro intravedere la felicità, li ha poi abbattuti fin dalle fondamenta." Racconta Erodoto che con queste parole Solone si sia rivolto al re Creso, che si riteneva l'uomo più ricco e più felice della terra.

Il nostro autore, Nassim Nicholas Taleb, autore de Il cigno nero, ed. il Saggiatore, non sta parlando del Silvio nazionale, ma del povero caro vecchio Casanova e della probabilità che si realizzi l' improbabile.

Insegna scienze dell' incertezza alla University of Massachusetts.

 

Erodoto da Alicarnasso scrisse Le storie nel 400 avanti Cristo, raccontando della guerra fra l'impero Persiano e le città Greche. Il conflitto fra Oriente ed Occidente fa da sfondo alle sue affascinanti storie. Si può leggere con piacere anche ai nostri giorni, forse anche più interessante di tanti libri d'avventura scritti di recente.