Per iniziativa della coraggiosa attivista svedese Greta Thunberg è nato il movimento Fridays for Future, che si è rapidamente diffuso in moltissime città europee, anche a Verona.

A Verona lo sciopero mondiale per il clima del 15 marzo avrà inizio alle 9-9:30 in piazza Bra (davanti a palazzo Barbieri) e da lì partirà una marcia.

Noi, i giovani,

siamo profondamente preoccupati per il nostro futuro. L'umanità sta attualmente causando la sesta estinzione di massa delle specie e il sistema climatico globale è sull'orlo di una crisi catastrofica. I suoi effetti devastanti già toccano milioni di persone in tutto il mondo. La nostra generazione è cresciuta con la crisi climatica e ne subiremo gli effetti per il resto della nostra vita. Nonostante ciò, la maggior parte di noi non è coinvolta nel processo decisionale locale e globale. Siamo il futuro senza voce dell'umanità. Il primo agosto 2018, anche conosciuto come "Earth Overshoot Day", il consumo delle risorse disponibili ha ecceduto la capacità della Terra di rigenerare tali risorse durante l'anno.

L'umanità è ormai in debito ecologico dagli anni ‘70. Ogni anno consumiamo più di 1,7 "Pianeti Terra", cioè 1,7 volte tanto rispetto alle risorse che il nostro pianeta dispone per un anno. Le emissioni eccessive di CO2 (e altri gas serra), dovute soprattutto all'agricoltura e all'allevamento intensivi, alla deforestazione e al consumo di combustibili fossili (trasporti, riscaldamento domestico, produzione di energia), hanno portato ad un riscaldamento dell'atmosfera terrestre. La "Conferenza delle Parti" (COP24) di Katowice ha confermato la realtà dei cambiamenti climatici, definendoli come la più grande minaccia per l'umanità. Il 95% circa della comunità scientifica avvalora la tesi del surriscaldamento globale dovuto a cause antropiche, evidenziando così gli innegabili e irreversibili danni causati dall'uomo. Alcuni di questi sono già visibili e risultano spaventosi.Essi sono principalmente l'aumento della frequenza e dell'intensità di fenomeni atmosferici catastrofici (cicloni, tornado, alluvioni...), la desertificazione e la siccità prolungata, lo scioglimento delle calotte polari e dei ghiacciai.

Questi fenomeni hanno conseguenze disastrose per intere nazioni, in quanto rendono sempre più difficile coltivare in zone aride, aumentando così le carestie, i conflitti e i flussi migratori verso le zone temperate, privano intere regioni delle fonti di acqua potabile, contribuiscono all'innalzamento dei mari, provocando erosione delle coste e allagamenti di aree costiere e sono alla base dell'estinzione di molte specie animali. L'aumento di CO2 nell'atmosfera porta anche a un'acidificazione degli oceani, causando danni irreparabili all'ecosistema marino, con la conseguente perdita di biodiversità. Lo scioglimento del permafrost (lo strato di ghiaccio perenne) rischia poi di rilasciare idrocarburi e virus patogeni rimasti fin ad ora nascosti, permettendo il conseguente ritorno di malattie del passato.

Se si pensa che questi problemi siano distanti e che non ci tocchino, occorre ricredersi. Nel rapporto ENEA sull'efficienza Energetica (giugno 2018) si dimostra che, se si continuasse con i consumi di risorse e le emissioni attuali, nel 2050 trentasette comuni italiani, dalla Toscana alla Sardegna, fino al Veneto, saranno sommersi. Il momento di fare qualcosa è giunto, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo finalmente trattare la crisi climatica come una crisi. È la più grande minaccia nella storia dell'umanità e non accetteremo l'inazione delle autorità decisionali mondiali, che minaccia la nostra intera civiltà. Non accetteremo di dover vivere nella paura e nella devastazione. Abbiamo il diritto di vivere i nostri sogni e le nostre speranze. Il cambiamento climatico è già in atto. C'è già chi è morto, sta morendo e morirà per questo, ma noi abbiamo il potere di fermare questa follia e lo faremo.
Noi giovani abbiamo iniziato a muoverci, su iniziativa della coraggiosissima attivista svedese sedicenne Greta Thunberg. È nato il movimento Fridays for Future, che si è rapidamente diffuso in moltissime città europee, anche a Verona. Qui, numerosi studenti, universitari e interessati di ogni età si ritrovano tutti i venerdì di fronte a Palazzo Barbieri per sensibilizzare sulla tematica e per far capire che, per un possibile futuro, le cose devono cambiare. È con questo documento che chiediamo ad ognuno di voi di unirsi alla causa, provando a partecipare un venerdì, ma soprattutto vi invitiamo allo sciopero mondiale per il clima del 15 marzo.

Lo sciopero del 15 marzo a Verona avrà inizio alle 9-9:30 in piazza Bra (davanti a palazzo Barbieri) e da lì partirà una marcia.
Per rimanere aggiornati su tale sciopero, seguiteci o contattateci: Pagina Facebook: Fridays For Future Verona – Italy Pagina Instagram: @fridaysforfuture_verona Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Uniti ci alzeremo finché non vedremo giustizia climatica. Chiediamo che i decisori mondiali si assumano le loro responsabilità e risolvano questa crisi. Ci hanno tradito in passato e se continueranno a deluderci in futuro, saremo noi, i giovani, ad effettuare il cambiamento.

Fridays For Future Verona