Libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta.

La Liberazione non è "cosa fatta", è una conquista quotidiana che richiede coraggio, impegno, sacrificio. Un popolo che non è disposto a battersi ogni giorno per la sua libertà, è destinato a perderla.

Il totalitarismo e il fascismo in Italia sono sempre dietro l'angolo. Pasolini diceva che "La Resistenza e il Movimento Studentesco sono le due uniche esperienze democratico-rivoluzionario del popolo italiano. Intorno c'è silenzio e deserto: il qualunquismo, la degenerazione statalistica, le orrende tradizioni sabauda, borbonico, papaline".

Gli italiani sono intrinsecamente irresponsabili, non amano prendersi delle responsabilità e quindi amano il dittatore, che dà ordini senza chiedere pareri. Non per nulla Mussolini ha goduto fin quasi alla fine del consenso unanime degli italiani.

Ai nostri giorni i gruppi dell'estrema destra si sentono protetti e spalleggiati da componenti importanti del governo e delle istituzioni. Ottengono facilmente finanziamenti, patrocini, sale e spazi pubblici, risalto sui media. Salvini cavalca con spregiudicatezza questa onda littoria e consolida ogni giorno di più un pericoloso collegamento fra polizia, divise militari, uso della forza e delle armi, metodi autoritari e gruppi dell'estrema destra. Il M5S è ormai ostaggio della Lega ed è immobilizzato dal terrore di perdere punti sulla scala del consenso.

Scritte e striscioni fascisti e nazisti appaiono sempre più frequentemente nelle nostre strade, il reato di apologia del fascismo non viene più sanzionato, le tifoserie si fanno sempre più violente e tracotanti, gli stadi sono diventati dei campi di addestramento pubblici per gruppi nazi-fascisti.

Non ci sentiamo più sicuri della tenuta democratica delle istituzioni pubbliche. Lo sgretolamento del sistema giudiziario, al quale sono progressivamente venuti a mancare sia un adeguato ricambio del personale sia un riferimento legislativo semplice e chiaro, rende sempre più forte ed efficace l'azione della malavita organizzata e delle mafie, spesso in concomitanza con l'azione di esponenti di rilevo dei partiti sia di governo che di opposizione.

La situazione politica in Italia è grave ma non seria, direbbe Ennio Flaiano. Infatti nessuno sembra preoccuparsi più di tanto.