In Italia la presenza ambientalista è molto forte, ma non riesce ad esprimere una rappresentanza politica

In Baviera i Verdi hanno ottenuto il 17,8% dei consensi ottenendo 38 seggi. In Alto Adige Paul Köllensperger ha ottenuto il 14,2% dei consensi. Nel Parlamento italiano il verde è il colore della Lega.

Quarant'anni, imprenditore attivo del comparto informatico e delle energie rinnovabili, sposato, una figlia, Paul Köllensperger ha spiazzato tutti, anche se stesso, come ammette. Mentre tutti guardavano a destra, l'ex Cinque Stelle - uscito dal Movimento poche settimane prima del voto in quanto contrario ad alcuni limiti previsti dalla piattaforma Rousseau per chi non è iscritto a M5S -, ha conquistato il centro portando a casa un successo mai visto prima in Alto Adige per una lista civica senza legami con partiti e movimenti nazionali. È riuscito a risultare la soluzione più credibile per un elettorato politicamente variegato: dagli ambientalisti contrari all'uso di pesticidi in agricoltura al sindacato dei medici
https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-10-22/koellensperger-l-imprenditore-verde-ex-m5s-che-ha-convinto-moderati--092529.shtml?refresh_ce=1

Grande ascesa dei Verdi in Baviera, che conquistano la palma di seconda forza politica del più ricco Land del Paese e si configurano come la forza cruciale intorno alla quale si articoleranno le trattative per la formazione di un nuovo governo.
Se AfD ha confermato le aspettative, diventando la formazione di riferimento della destra anti-immigrati ed euroscettica anche in Baviera, si deve registrare il grande exploit dei Verdi che guadagnano quasi 10 punti e passano dall'8,6% del 2013 al 17,8%, diventando la vera alternativa a sinistra dopo la rovinosa caduta della Spd che chiude al 9,5%. Merito anche della loro candidata, Katharina Schulze, che con la sua linea pro-immigrazione, europeista, ma contro l'austerity è riuscita ad attirare le preferenze di chi non si sentiva più rappresentato dalla principale formazione di sinistra tedesca.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/10/14/elezioni-baviera-exit-poll-crollano-csu-che-resta-prima-e-spd-boom-dei-verdi-mentre-afd-entra-per-la-prima-volta-in-parlamento/4692816/

L'Italia è uno strano paese in cui si fanno le barricate contro la TAV, un'intera regione si oppone alla TAP con motivazioni ambientaliste, c'è un patrimonio naturalistico inestimabile che tocca ogni regione e ogni paese, ci sono una infinità di associazioni ambientaliste, dal WWF ai piccoli comitati di interesse locale, c'è un forte movimento di agricoltori biologici che ogni giorno raccoglie nuovi consensi. Eppure tutto questo pullulare di iniziative non riesce ad esprimere una rappresentanza politica coerente ed operativa.

Il PD negli ultimi anni si è sempre più allontanato dalle istanze verdi-ambientaliste. Con la segreteria di Renzi siamo arrivati ad una contrapposizione frontale, con decisioni che sono state percepite dagli elettori verdi come uno schiaffo in faccia alle loro richieste. I risultati elettorali di primavera e di ieri in Alto Adige danno conto dell'affetto che il mondo ambientalista nutre per il PD.

Il M5S ha costruito larga parte del proprio successo elettorale sui temi ambientalisti. Grillo ha impostato per anni le sue serate su questi temi e l'ultima campagna elettorale ha visto l'intero movimento, sia a livello nazionale che a livello locale, schierato su posizioni filo-ambientaliste. Negli ultimi mesi, con il M5S al governo, abbiamo assistito a numerosi voltafaccia, con ministri che hanno modificato spesso la loro opinione. Staremo a vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi.

I cambiamenti climatici collegati al riscaldamento globale, la regressione esponenziale di biodiversità sul pianeta, lo sviluppo demografico incontrollato, l'uso dissennato e la conseguente carenza di risorse energetiche, la progressiva e inarrestabile cementificazione del suolo, gli effetti nefasti dei prodotti chimici (fitofarmaci e non solo) sulla nostra salute e sull'ambiente, l'incapacità tipicamente italiana di conservare qualsiasi bene (naturale, artistico o storico) dovrebbero indurre un certo numero di italiani a riunire le loro forze, le loro competenze, la loro capacità propositiva, la loro abilità organizzativa. Purtroppo negli anni passati gli ambientalisti italiani hanno preferito delegare le loro istanze ad altri soggetti politici e i risultati non sono stati entusiasmanti.

Chi fa da sé fa per tre, dicevano i nostri vecchi ... e avevano ragione, come ci hanno anche recentemente mostrato Paul Köllensperger a Bolzano e Die Grünen in Baviera.