La corrispondenza fra le vicissitudini dell'attuale Governo della Nazione e le sfortunate peripezie dell'armata Brancaleone alla conquista del feudo di Aurocastro è impressionante.

Li Italiani pensavano di aver toccato il limite minimo inferiore della politica con la banda Berlusconi, ma si sbagliavano di brutto.

Da dove vengono fuori i nostri eroi?
A Civita, nella buia Italia dell'XI secolo, Brancaleone da Norcia, unico e spiantato rampollo di una nobile famiglia decaduta, dotato però di una non comune eloquenza ed animato da sane virtù e cavallereschi princìpi, guida un manipolo di miserabili (l'anziano notaio giudeo Abacuc, il robusto Pecoro, un ragazzino di nome Taccone e lo scudiero Mangoldo) alla presa di possesso del feudo di Aurocastro in Puglia, secondo quanto dettato in una misteriosa pergamena imperiale scritta da Ottone I il Grande che gli stessi miserabili gli porgono e che affermano di aver rinvenuto in modo del tutto lecito e casuale, benché in realtà sia stata rubata al suo proprietario, un cavaliere aggredito e creduto morto.

Che razza di uomo è il loro capo?
Brancaleone inizialmente non vuole mettersi al comando di un gruppo di straccioni e rifiuta con disprezzo. Tuttavia il torneo a cui si accingeva a partecipare si conclude con un'umiliante sconfitta, e il cavaliere accetta di unirsi con il gruppo di miserabili.

Dove hanno raccattato il loro esercito di ministri, sottosegretari e deputati?
Attraversando tutta la penisola, viene coinvolto in diverse avventure: incontra un principe bizantino diseredato, Teofilatto dei Leonzi, che si aggrega all'armata; entra in una città apparentemente deserta dando licenza di saccheggio, salvo scoprirla poi infestata dalla peste; dopodiché si aggrega al monaco Zenone (ispirato a Pietro l'eremita), che, a capo di un gruppo di pellegrini, è diretto a Gerusalemme per unirsi alla lotta per la liberazione del Santo Sepolcro. In seguito, per superare un instabile ponte ("cavalcone" nel film), diversi di loro passano ma, quando tocca a Pecoro, questi precipita: Zenone pensa che qualcuno non abbia fede, e perciò abbia dato il "malocchio" all'uomo.

E come se cavano?
Dopo altri giorni di viaggio Taccone e Teofilatto reincontrano Pecoro nella tana di una femmina d'orso, che lo ha salvato dopo la caduta nel precipizio, curandolo e adottandolo come suo compagno. Dopo essere sfuggiti all'orso, portano l'amico a ricongiungersi con la comitiva. Nella fuga Abacuc cade però in acqua, ammalandosi. Passano alcuni giorni e, quando ormai i sei sono in vista del feudo di Aurocastro, Abacuc muore, venendo seppellito insieme alla cassa che lo ha sempre accompagnato. Giunti nelle campagne intorno al feudo da reclamare, il gruppo sente delle campanelle che associano al sonaglio di Zenone: scoprono poi che si sbagliano poiché il suono proveniva da una mucca.

Ma questa banda di sprovveduti, come è arrivata al governo?
La comitiva raggiunge quindi la roccaforte di Aurocastro e gli abitanti del luogo si affrettano a consegnare agli eroi le chiavi del castello prima di rifugiarvisi, lasciando l'armata sola a fronteggiare l'attacco da parte dei pirati Saraceni. Una volta avvistate le nere vele dei pirati, i sei si spiegano le parole della pergamena: Ottone aveva consegnato la cittadina a un feudatario che l'avrebbe salvata dalle numerose incursioni dei pirati. Brancaleone e il suo piccolo esercito, dopo aver maldestramente tentato di tendere una trappola agli invasori, sono fatti ben presto prigionieri e condannati alla pena di morte per impalamento.

Come andrà a finire la storia?
I sei vengono però liberati da un misterioso personaggio, che uccide tutti i saraceni, compreso il loro capo. Il cavaliere che li ha salvati si rivela essere il cavaliere erroneamente creduto morto all'inizio della storia. Questi, il vero e legittimo destinatario della pergamena, condanna Brancaleone e i suoi armigeri al rogo come ladri e usurpatori. Poco prima della morte, Teofilatto rivela a Brancaleone di essere stato lui ad avere abusato di Matelda, causando la rabbia dell'uomo. Ma, proprio quando la sentenza sta per essere eseguita, ricompare il monaco Zenone - sopravvissuto alla caduta nel fiume e di nuovo a capo di un manipolo di straccioni diretti in Terra Santa - il quale convince il cavaliere a liberare Brancaleone ed i suoi, in quanto ancora legati al voto di seguire il monaco per liberare il Santo Sepolcro.

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