Renzi ha aperto una nuova partita virtuale con il Consiglio Europeo. Si tratta della ennesima manovra di distrazione di massa.

Sappiamo tutti che la vera partita si gioca in Italia contro mafia, corruzione, lavoro nero, incertezza del diritto, aziende pubbliche a fondo perduto, banche mangiasoldi, furbetti del cartellino, racket degli incendi dolosi, ecc. ed è una partita persa in partenza.

L'ultima trovata del segretario del PD non ha meravigliato nessuno. Oramai tutti lo conoscono bene, in patria e all'estero. Un film gia visto, appunto.

Anche se il governo italiano riuscisse a spuntare un ulteriore sconto dalla UE, non servirebbe a niente perchè il sistema Italia brucia in anticipo qualsiasi vantaggio i politici italiani riescano a strappare ai ministri europei. Sembra che il salvataggio delle banche italiane sia costato complessivamente 68 miliardi di euro, tutti soldi che si sarebbero potuti risparmiare se gli organi di controllo avessero fatto il loro lavoro. http://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/7-banche-da-salvare-il-conto-per-litalia-arriva-a-68-miliardi/
Sembra anche che questa perdita colossale di denaro pubblico e privato non sia servita a nulla, perché i responsabili di cotanto disastro sono tutti a piede libero e la legislazione in materia è rimasta la stessa di prima.

Tutti i giorni la magistratura e le forze dell'ordine arrestano gruppi di affiliati alle cosche mafiose e sequestrano beni per milioni di euro, ma noi sappiamo che intanto la mafia, la ndrangheta, la camorra, la sacra corona unita e numerose altre organizzazioni criminali sono riuscite ad infiltrarsi in maniera organica sia nelle strutture dello stato sia nelle strutture produttive private. Verona, il Veneto e il ricco nord-est vivono ormai in simbiosi con le organizzazioni criminali mafiose.

La corruzione è diventata un modus vivendi accettato universalmente, a tutti i livelli, da tutte le categorie sociali. Arrestare di tanto in tanto qualche sprovveduto non serve a niente perché ogni italiano è disposto a corrompere e a farsi corrompere.

L'utilizzo delle aziende pubbliche per fini diversi da quelli istituzionali è una conseguenza diretta di questo atteggiamento corruttivo generale. Si entra in politica per mettere le mani sulle "leve del potere" e per sfruttare a fini personali le opportunità offerte dall'incarico pubblico.

In Francia nel 1945 è stata istituita l'École nationale d'administration (Scuola nazionale di amministrazione ENA). L'istituzione dell'ENA si fondava sul duplice obiettivo di fornire allo Stato una classe dirigente di alto livello e al contempo di garantire a tutti i giovani cittadini un accesso giusto ed equo alla funzione pubblica fondato esclusivamente sul merito. Gli allievi della scuola sono selezionati attraverso un concorso particolarmente rigoroso. Ogni anno, su tremila candidati solamente ottanta sono effettivamente ammessi. Nessuno in Italia ha pensato che valesse la pena di dotarsi di uno strumento analogo.

Leggiamo sui giornali che nella sola giornata di domenica ci sono state 47 richieste di intervento di mezzi aerei per spegnere incendi nelle regioni del centro e del sud Italia, anche se non si può dire che il nord sia indenne, visto che in Liguria un migliaio di ettari di bosco è andato in fumo solo nei primi mesi del 2017. In Italia nel 2016, secondo Legambiente, sono andati a fuoco 47.926 ettari di superficie boscata. Qualche incendio si innesca da solo, ma la maggioranza degli incendi viene appiccata per scopi precisi che tutti conosciamo. Il danno per il patrimonio nazionale e per l'immagine dell'Italia è molto superiore a qualsiasi sconto ci venga concesso dal Consiglio Europeo.

Renzi sa benissimo che l'Italia va male perché non è capace di risolvere i propri problemi. Sa anche che le soluzioni per gran parte dei problemi che attanagliano l'Italia sono soluzioni impopolari, cioè non creano consenso, non portano voti. Così, da bravo illusionista qual'è, il mago di Pontassieve tenta di distrarre l'attenzione dei cittadini italiani e dei governanti europei dai problemi veri per concentrarla su problemi virtuali, quali appunto i trattati europei, Maastricht, lo sconto sul pil e il deficit al 2,9%.