La progressiva riduzione dei canneti lungo le rive del basso lago rischia di compromettere il già difficile equilibrio ecologico del Lago di Garda.

Strade, porticcioli, darsene, piste ciclabili, passeggiate, spiagge, aree di sosta e parcheggi continuano ad erodere l'areale residuo dei canneti, che ora dovranno fare i conti anche con il nuovo collettore fognario.

Di tanto in tanto viene riproposto sia a livello scientifico sia a livello istituzionale il problema della regressione dei canneti nel lago di Garda e più in generale nelle zone umide.

In Germania la situazione viene monitorata costantemente e vengono pubblicati i dati, peraltro preoccupanti, sull'andamento dei canneti nelle zone umide.
https://www.umweltdaten.landsh.de/nuis/wafis/seen/Berichte_Gutachten/Schilf/Massnahmenplanung_GPS_GES_2008.pdf
Anche da noi è stato finanziato e pubblicato qualche studio, in realtà poco o nulla.
http://www.irea.cnr.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=457:canneti-garda&Itemid=169
http://atti.asita.it/ASITA2010/Pdf/202.pdf

Quando parliamo di canneto, o fragmiteto, ci riferiamo ad una associazione vegetale di specie palustri in cui predomina la cannuccia di palude (Phragmites australis). Il sistema dei canneti costituisce un ecotono (spazio intermedio fra due ecosistemi) di grandissima importanza ecologica.
Infatti il canneto:
1) svolge un'importante funzione di depuratore naturale delle acque;
2) costituisce un habitat vitale per numerose specie di uccelli migratori, svernanti e stanziali;
3) rappresenta un'area di incubazione/nursery per numerose specie ittiche ed invertebrati.

Questo importante habitat può arrivare ad ospitare fino al 90% dell'intera biodiversità del lago. In particolare il canneto ospita durante tutto l'anno numerose specie di uccelli stanziali, migranti e svernanti, alcuni dei quali particolarmente protetti perché a rischio estinzione. A questro riguardo è interessante scorrere l'elenco delle specie di uccelli presenti nei canneti (vedi allegato 1).

La comunità scientifica e le istituzioni mondiali e nazionali hanno convenuto da tempo sulla necessità di tutelare in maniera adeguata la conservazione delle "zone umide" presenti nel nostro paese e nel mondo (vedi allegato 2). Per questo motivo è stata istituita nel 1992 la rete Natura 2000 ed in particolare il SIC - ZPS IT3210018 Basso Garda, per la salvaguardia degli habitat e delle specie vegetali ed animali che l'Unione Europea e il Ministero dell'Ambiente ritengono vadano particolarmente tutelati (allegato 4).

Le esigenze economiche improntate a logiche di sfruttamento costante ed inarrestabile del territorio hanno progressivamente eroso e fatto arretrare paurosamente i canneti lungo le coste del basso lago (vedi allegato 3 mappa dei canneti).

Si parla spesso di riqualificazione delle aree costiere. In realtà, l'idea di mettere ordine corrisponde ad un modello umano di organizzazione sociale che non ha nulla a che vedere con i bisogni fondamentali delle specie selvatiche. L'apparente disordine dei canneti corrisponde ad esigenze vitali legate alla difesa/protezione/riproduzione delle specie presenti. Quanto maggiore è l'impenetrabilità del canneto, tanto più elevata è la sua capacità di ospitare la biodiversità.
A tale proposito, non è difficile prevedere che la progressiva riduzione dei canneti e l'erosione delle aree boschive circostanti il lago porterà ad una rilevante perdita del valore naturalistico, paesaggistico e turistico del Lago di Garda, oltre che ad un danno ecologico incalcolabile.

I Sindaci rivieraschi sono i maggiori responsabili del continuo saccheggio dei canneti. Recentemente nel comune di Lazise, in località Marra (parola di origine celtica che significa palude), AGS, in occasione dei lavori per la posa di una tubatura di scarico, ha di fatto eliminato una porzione del canneto antistante la riva. Ufficio stampa AGS: "l'intervento è stato fatto sul tubo di scarico a lago per drenare l'acqua piovana che allagava il parcheggio Marra, e che i lavori non si sono limitati al tubo ma alla riqualificazione dell'area circostante creando una piazzola panoramica".

Entro primavera è prevista la realizzazione di 1 km di pista ciclabile da Ronchi a Pacengo, sempre ad opera di AGS. Visti i precedenti, c'è di che stare molto preoccupati. Nel comune di Peschiera la musica non cambia. In località Sermana è stato approvato un "intervento di riqualificazione" che prevede una strada ed una piazzola di sosta a ridosso del canneto. La località Sermana è a metà strada tra le Fornaci e Punta Grò, proprio dove il canneto raggiunge la profondità maggiore.

Tutto questo è niente rispetto al pericolo rappresentato dal nuovo collettore fognario, ormai deciso da Veneto e Lombardia ed in parte finanziato da stato e regioni. La progettazione dell'impianto, ancora in fase preliminare, vede la collaborazione di AGS, Garda Uno e Technital spa, la stessa ditta a cui era stato affidato il progetto del traforo delle Torricelle e prima ancora il progetto del Mose a Venezia. Technital non ha mai dato un grande peso al rispetto dell'ambiente, alla tutela degli habitat o alla salvaguardia delle specie a rischio. L'unica forza politica che fino ad ora si è opposta al progetto di Technital è stato il M5S. Sarà interessante vedere come evolverà la situazione nei prossimi mesi.

Vedi la mappa dei canneti (allegato 3) su OpenStreetMap