ASSEMBLEA CITTADINA venerdì 7 febbraio ore 20,45 teatro parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice PONTE CRENCANO_ _ _ Sabato 8 febbraio ore 12.00 il NO-BEL si terrà in una saletta al piano superiore del LA COSTA IN BRA, sul Liston. Chiude la mostra "Verso MONET Storia del paesaggio dal Seicento al Novecento", mostriamo ai veronesi i "nuovi" paesaggi NoBel di Verona e provincia con le foto degli sconci attuali.

"Entro il termine previsto nella lettera di invito, nessuno dei quattro soggetti invitati ha presentato offerta". Con queste parole il presidente della commissione di gara, riunitasi per l'apertura delle buste, dichiarava che la gara per l'individuazione di concorrenti alla concessione per il Traforo era andata deserta e che la concessione, dopo la verifica del possesso dei requisiti e la negoziazione di migliorie (sic!), sarebbe stata assegnata al promotore ATI Technital, rimasto senza avversari con cui misurarsi.

Succedeva due anni fa, alle ore 10 del 31 gennaio 2012.

Sembrava ormai tutto fatto e Tosi prometteva la firma di lì a pochi mesi, giusto prima delle elezioni. Era l'inizio, invece, di un Aambaradan assurdo e inconcludente, contrassegnato da fallimenti, sprechi, mancato rispetto dei ruoli e delle procedure, accondiscendenza nei confronti del privato. Sono comunque passati giusti giusti due anni.

Il traforo porta sfiga.

Cos'è successo, nel frattempo?

Girpa, una delle aziende della cordata, fallisce e la Mazzi, l'azienda che ha legittimamente finanziato la prima campagna elettorale di Tosi e che da sempre porta a casa gli appalti più importanti di Verona (parcheggio di San Giorgio, ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma, passante nord, filobus ...) va in disgrazia e finisce in liquidazione. La cordata è zoppa e subentra un'altra robustissima gamba: la Mantovani SpA. Tosi esulta, ma la sua felicità dura poco: il Presidente della Mantovani, ing. Baita, finisce in galera per un presunto giro di fatture false emesse da una cartiera sanmarinese. Piergiorgio Baita,Nicolò Buson, l'imprenditrice Claudia Minutillo, che in passato è stata segretaria di Giancarlo Galan, e il broker di San Marino William Colombelli patteggiano e vengono chiamati a risarcire 400 mila euro e la Mantovani versa al Fisco 6 milioni di euro per poter sanare la maxi evasione.

Dopo l'arresto di Baita, anziché esprimere preoccupazione, il Sindaco di Verona afferma che si tratta di un "caso personale" e che comunque si va avanti ... e continua con le dichiarazioni: fra una settimana firmeremo, abbiamo firmato ... firmeremo.

Cambiare le regole del gioco, in corsa, non si può.

Succede poi che, nella fase di "negoziazione delle migliorie" Technital chieda di riequilibrare il piano economico finaziario, giustificato dalla crisi economica, dalla riduzione del traffico, chiedendo un aumento delle tariffe e una riduzione dei costi togliendo le opere compensative che dovevano essere pagate dai 52 milioni destinati dalla Serenissima. A questo il dirigente comunale, responsabile del procedimento, ing. Zanoni rispondeva testualmente: "Orbene, se la sopravvenuta crisi finanziaria può legittimare l'avvio di trattative per il riequilibrio economico e finanziario dell'operazione, limitatamente alle sole specificazioni, chiarimenti, limitate integrazioni ed aggiustamenti del PEF, non possono essere accettate le rilevanti modifiche presentate da codesto Promotore che si traducono sinteticamente in una rilevante riduzione dell'investimento (oltre 40 milioni di euro) ed in un cospicuo aumento delle tariffe (oltre il 25%) unito ad una modifica della previsioni di traffico ridotta del 5%. Comunque, considerata l'entità delle modifiche proposte, anche qualora fossero necessarie perché derivanti da una realistica situazione di forte cambiamento del mercato finanziario, sono di rilevanza tale da comportare un nuovo esperimento di gara sulla base delle suddette nuove condizioni". Insomma, non puoi cambiare le condizioni di gara a gara terminata!

Facendo buon viso a cattiva sorte, Technital incassa e dice che accetta le condizioni di gara e l'ing. Zanoni il 6 marzo 2013 firma l'aggiudicazione definitiva.

E Tosi continua ad annunciare: "in un mese si firma la convenzione" (9 maggio 2013),  "in settembre la firma della convenzione per il Passante Nord" (26 luglio 2013) e via via, continuando, fino ad oggi la convenzione non viene firmata finché, il 28 agosto, l'Arena titola: "il traforo viene dimezzato".

Da quanto si capisce, perché dal palazzo (nonostante i numerosi viaggi di Corsi dall'avv. Cancrini) fino ad oggi dicono che non ci sono proposte ufficiali sul mezzo traforo, Technital chieda di realizzare metà dell'opera, ovvero anziché un'autostrada a 4 corsie, con due canne sotto alle Torricelle, realizzare tutto a due corsie per poi, in un secondo momento, raddoppiarlo. Intanto far cassa con i pedaggi e le opere di compensazione per poi, se il traffico aumenterà e se le vacche saranno ingrassate, riaprire i cantiere e fare la seconda canna, le seconde due carreggiate in trincea e sui viadotti promettendo ai veronesi un cantiere infinito ... un dejà vue con la Salerno-Reggio Calabria. Una follia per qualsiasi amministratore, ma non per i nostri, che dovrebbe pretendere che i patti racchiusi nella gara vengano rispettati oppure rescindere il contratto e incassare le penali multimilionarie.

Invece si spendono soldi della comunità, tantissimi, in consulenze presso studi di avvocati romani ...

Il traforo dimezzato non si può fare per gli stessi motivi che l'ing. Zanoni scriveva: "considerata l'entità delle modifiche proposte ... sono di rilevanza tale da comportare un nuovo esperimento di gara sulla base delle suddette nuove condizioni" ... a meno ché non decida di rimangiarsi le sue proprie parole.

Odore di mafia negli appalti pubblici

Ma, un altro avvenimento gravissimo succede a Verona: si scopre, a seguito delle dimissioni del vice di Tosi Vito Giacino per l'inchiesta sull'acquisto e la ristrutturazione del suo super attico incaricata a Soveco e delle consulenze date dalla moglie ad aziende edili di Verona scoperta dalla lettera anonima del "Corvo", che la stessa Soveco, che ha fatto i lavori sul ponte San Francesco e che è negli appalti del filobus e passante nord, non possiede il certificato antimafia. Ed ora è l'ombra della mafia a far paura, quella che anche il procuratore Mario Giulio Schinaia denuncia con le sue parole: "Non c'è dubbio che esistano legami tra le società partecipanti ad appalti pubblici e organizzazioni criminali".

E, in questo momento di grande preoccupazione,  Tosi dovrebbe vigilare sugli avvenimenti veronesi anziché essere distratto dal suo impegno in giro per l'Italia a presentare la sua Fondazione "Ricostruiamo il Paese Insieme" che lo ha visto, la scorsa settimana, a Crotone accompagnato dalla consigliera crotonese Katia Forte e da altri rappresentanti della nostra amministrazione. Per la cronaca anche l'ex vicesindaco Giacino e l'assessore Giorlo sono calabresi.

Alcune dichiarazioni

12 settembre 2012: Traforo: entro ottobre la firma del contratto

14 ottobre 2012: Corsi "arriveremo presto alla convenzione"

13 dicembre 2012: Presto la firma del contratto

12 febbraio 2013: A giorni la firma del contratto

22 febbraio 2013: Concessione firmata

24 febbraio 2013: Corsi: "la prossima settimana ci sarà l'aggiudicazione definitiva del passante nord"

28 febbraio 2013: Sì alla concessione.

2 marzo 2013: Slitta la firma per il traforo "ma l'opera non è in pericolo"

4 marzo 2013: Oggi si firma la concessione

6 marzo 3013: Traforo, fumata bianca. Firmata la concessione

9 maggio 2013: Tosi: "in un mese si firma la convenzione"

26 luglio 2013: "Tosi: in settembre la firma della convenzione per il Passante Nord"

28 agosto 2013: Verona, ora il Traforo viene dimezzato

10 settembre 2013: Traforo a una canna, ora è ufficiale

14 settembre 2013: "Traforo dimezzato non sta in piedi, si rifaccia la gara"

8 ottobre 2013: Il Traforo delle Torricelle: problemi di sostenibilità finanziaria

20 ottobre 2013: La A4 frena, nuovo colpo al Traforo

21 ottobre 2013: "Oltre 100mila euro di consulenze: ora basta"

22 novembre 2013: "Soveco? Lavora con i privati e non ha soci occulti"

27 novembre 2013: Tosi: "Su Soveco nessuna bugia" Ma il certificato antimafia non c'è

19 dicembre 2013: Ancora aperta l'istruttoria per la ditta che deve fare il Traforo

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