L'assessore Toffali ha un brutto rapporto con la Magistratura, che evidentemente si muove con logiche diverse da quelle dei partiti.

Siamo nel 2007 e l'avv. Enrico Toffali sta facendo il suo ingresso nelle stanze alte del potere politico veronese.

L'Arena 20 novembre 2007:

"E' in dirittura finale la corsa al controllo dei posti di comando nei consigli di amministrazione delle aziende partecipate dall'ente pubblico, totalmente come Agsm, Amia, Amt, o in parte, come Veronamercato. La scadenza per i rinnovi dei cda è dettata dalle pressanti disposizioni della legge del ministro Lanzillotta che impone un limite massimo al numero degli amministratori di parte pubblica in seno alle società. Dopodomani, giovedì 22 novembre, infatti entrerà in vigore il decreto taglia poltrone.

Nel totonomine, ai nomi che già erano emersi nei giorni scorsi e che sono ormai dati per sicuri, si è aggiunto, a sorpresa, quello dell'avvocato amministrativista Enrico Toffali per presiedere l' Amia, la cui assemblea si riunisce oggi. La nomina di Toffali è stata proposta dalla lega Nord, il partito del sindaco  Flavio Tosi".

La carriera dell'avv. Toffali in seno alla Lega Nord era partita da Affi:

- Consigliere comunale presso Comune di Affi dal 1996 al 2000 per Lega Nord;

- Consigliere comunale presso Comune di Rivoli Veronese dal 2004 al 2008 per Lega Nord;

- Assessore Comune di Verona dal 2008 al 2012 per Lega Nord.

- Consigliere presso AMT Verona SpA dal 1994 al 1996;

- Presidente di AMIA Verona SpA dal 2007 al 2008;

- Presidente di Serit dal 2007 al 2008.

Attualmente Toffali è assessore del Comune di Verona al Personale - Aziende ed enti partecipati – Ambiente: nomina gli amministratori e gli organi di controllo, dà loro le direttive, ne controlla l'attuazione e approva il bilancio. Allo stesso tempo, l'avv. Enrico  Toffali, come professionista privato con studio a Verona,  lavora per molte delle aziende partecipate dal Comune.

Un esempio concreto: l'Aeroporto di Verona ha pagato allo studio Toffali & associati compensi per attività legali nel biennio 2012-13 pari ad € 213.503,83, almeno a quanto risulta dal mastrino dell'Aeroporto.

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Anche il Partito Democratico denuncia un evidente conflitto di interessi:

"Sul tavolo ci sono le consulenze ricevute dallo studio legale "Toffali, Capuzzo e associati" da parte di aziende pubbliche veronesi: parcelle da 575mila euro dal 2007 ad oggi."

Toffali è stato più volte sfiorato da indagini molto delicate. "Sono stato accusato da L'Espresso l'anno scorso di essere protagonista della vicenda del polo scolastico di Rivoli". Ma quando è stata deliberata la costruzione della scuola, poi posta sotto sequestro e sospesi i lavori per sospetto appalto ‘ndranghetese, lei che ruolo ricopriva? "Io ero assessore a Rivoli quando è stato deliberato il progetto, ma in tutta la fase in cui si è svolta la gara d'appalto per la costruzione io ero già assessore a Verona". L'appalto del polo scolastico (2010-2011), ricordiamo, ha visto coinvolti entrambi i Comuni di Verona e di Rivoli, nell'intreccio tra gli uffici tecnici per l'istruzione della gara d'appalto per circa 3 milioni e mezzo. I lavori di costruzione della scuola non sono ancora stati conclusi. Intanto, però, si è aperto un nuovo filone d'inchiesta della magistratura: una quindicina di giorni fa, si è recata la polizia giudiziaria in Comune a Rivoli per richiedere un folto fascicolo di documenti".

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La faccia di bronzo è una caratteristica tipica dei politici di successo:

"L'inceneritore di Ca' del Bue non è una scelta del Comune di Verona; è stato voluto dalla Regione con il Piano regionale di gestione dei rifiuti. Il Comune è solo il soggetto che attua la decisione regionale. L'abbiamo ereditato dalle Giunte precedenti. La nostra responsabilità sta nell'aver dato razionalità e funzionalità al progetto. Abbiamo voluto che il Piano prevedesse un solo soggetto che si prendesse in carico l'impianto e lo gestisse. Dal 2007 la burocrazia ha modificato le carte in tavola: è stato ridotto il Piano rifiuti e sono stati cancellati i contributi dello Stato", sostiene Toffali.

Ma i sindaci contrari all'inceneritore non sono per niente d'accordo:

"Abbiamo seri dubbi che la Regione abbia voluto Ca' del Bue, realizzato da tangentisti veronesi degli anni 80, condannati. Tosi la smetta di nascondersi dietro la Regione. In Regione comanda lui in quanto segretario regionale della Lega Nord. Quando l'assessore regionale all'Ambiente, di questo partito, disse che un nuovo inceneritore non serve, venne zittito dai capi partito e fu costretto a una patetica retromarcia".

Daniele Nottegar: "L'Amministrazione ha la memoria corta. Nelle osservazioni presentate dalla Regione alla conferenza dei servizi, nel settembre 2012, Venezia chiedeva che fosse analizzata la situazione dello smaltimento dei rifiuti e che si approfondissero le alternative. E' difficile sostenere che la Regione ha imposto l'impianto. AGSM e Comune hanno la più ampia facoltà di cambiare il progetto, di bloccarlo e di cercare alternative".

progettoverona.wordpress.com ...

Grande sostenitore da sempre del project financing, non perde occasione per riproporlo in qualsiasi forma e occasione. L'ultima, molto discutibile, quella relativa all'affidamento dei servizi in House del Comune all'Amia, messo in discussione dalla direttiva europea Bolkestein.

"Per noi l'unica scappatoia per mantenere inalterata la struttura e le attività dell'Amia passa attraverso un project financing", spiega Toffali. Non una gara secca, ma ristretta, praticamente blindata a detta dell'assessore, in cui l'Amia "avrebbe ottime possibilità di vincere, potendo esercitare il diritto di prelazione rispetto ai concorrenti".

mobile.larena.it ...

All'avv. Toffali sembra non siano piaciute le indagini della magistratura sui dirigenti del Comune di Verona:

"Una vicenda che mi lascia sgomento come persona, come avvocato e come amministratore pubblico.

Che un magistrato abbia bisogno di una perizia di mille pagine per dimostrare la violazione dello statuto e del regolamento comunale datati 1990 – e quindi superati di fatto dalle evoluzioni legislative degli ultimi venticinque anni - è cosa che la dice lunga sulla complessità dell'interpretazione giuridica e su quanto sia controversa la sospensione del direttore area risorse umane avvocato Marco Crescimbeni".

Crescimbeni, classe '56, dal 1994 dirigente del settore personale e dal 1999 direttore dell'area risorse umane, è stato iscritto nel registro degli indagati per una dozzina di promozioni a dirigente, a partire dal 2007, di altrettanti funzionari che già rientravano nell'organico del Comune.

Nello specifico a Crescimbeni viene contestato - come spiega Il Corriere di Verona - in primo luogo di non aver indetto un bando ma di aver proceduto invece a una nomina interna e, in secondo luogo, che non si sarebbe in realtà potuto procedere all'assegnazione di un reincarico.

Verona, bufera sul Comune: indagato il capo del personale

Su Palazzo Barbieri si abbatte dunque un'altra bufera dopo quella dello scorso febbraio, quando ad essere sollevato temporaneamente dall'incarico su disposizione della magistratura fu Luciano Ortolani, capo area dei lavori pubblici, indagato per alcune assunzioni irregolari all'Ente Fiera e già rientrato. Senza dimenticare gli scandali con le dimissioni e l'arresto dell'ex vicesindaco Vito Giacino, le dimissioni dell'ex assessore allo sport Marco Giorlo, l'indagine e gli arresti di dirigenti Agec."

www.veronasera.it ...

In realtà le contestazioni del pm sono sono molto gravi: le assunzioni di dirigenti senza concorso pubblico e in assenza della massima pubblicità, l'inosservanza del divieto di rinnovo degli incarichi e di assunzione di dipendenti prima che siano trascorsi i 5 anni, la mancata verifica della professionalità e dei titoli richiesti per ricoprire l'incarico, il superamento del limite massimo numerico di dirigenti hanno portato il pm Valeria Ardito ad ipotizzare il reato di abuso d'ufficio.

L'assessore Toffali non poteva essere all'oscuro di tutte queste presunte irregolarità, anzi è molto probabile che ci fosse la sua mano dietro a quella di Crescimbeni.

Toffali è sicuramente un mastino, abituato a ribattere colpo su colpo e a non mollare mai la preda, ma i fatti sono spesso contro di lui.