Dopo aver cementificato mezza Italia, la Technital stringe d'assedio la provincia di Verona. In difficoltà le canne del traforo delle Torricelle, ecco una funicolare da 60 milioni di euro. Cheope impallidirebbe.

Sembra che la 'sindrome di Cheope', pericolosa malattia mentale che affligge la giunta del comune di Verona, si stia allargando in provincia.

Mercoledì 19 marzo il Comune di Brenzone sul Garda ha presentato in un incontro pubblico gli interventi atti a valorizzare turisticamente il territorio.

La serata verteva sulla costruzione di un "Impianto a fune" che dovrà unire Castelletto a Prada: niente di che preoccuparsi, sembrerebbe. Purtroppo pare che il proponente del progetto sia la TECHNITAL SPA, aziendina che ai veronesi ricorda tristemente il traforo delle Torricelle, ma che è nota in tutta Italia per lavori alla Cheope, ovvero progetti faraonici per risolvere problemi talvolta banali: il MOSE a Venezia, una quarantina di chilometri della TAV Milano-Bologna, l'impianto idroelettrico a Pont Ventoux in Val di Susa, l'autostrada Messina-Palermo.

Il progetto è un Proget Fainansis, come direbbe il nostro assessore Richeto, il che significa che sarà a costo zero per la comunità. Nel linguaggio della Technital, questo significa che il proponente si rifarà delle spese sostenute con le compensazioni e vendendo a qualche frescone gli esercizi commerciali connessi al progetto.

Così si scopre che alla realizzazione della funicolare sono necessari faraonici parcheggi sotterranei e aerei, indispensabili ristoranti e centri commerciali per soddisfare un turismo di massa di cui i cittadini di Brenzone non hanno bisogno, ma i padroni della Technital sicuramente sì.

In aggiunta, oltre alla funicolare, pare ci sia disperato bisogno di ampliare a livello turistico-sportivo il porto di Acquafresca, con annessi parcheggi, ristoranti e negozi di cui sopra.

Costo stimato dei due progetti: 60 milioni di euro. Uno direbbe, ma se i lavori sono gratis, a che serve indicare l'importo del progetto? È una faccenda interna alla Technital! Purtroppo non è così: alla cifra dei sessantamilioni  è commisurata la penale a carico del Comune, a favore di Technital, in caso di mancata realizzazione per cause non imputabili al proponente.

"È innammissibile che il Comune accetti di fatto il progetto della Techinital," sostiene Oscar Simonetti, scrittore, poeta e contadino militante nella frazione di Campo, "azienda già nota per significativi progetti sempre e comunque in odore di insostenibilità ambientale."

"L'Amministrazione," prosegue Simonetti, " ha convocato il consiglio comunale per il 7 aprile e nel corso di quella data ha intenzione di concludere l'accordo che da quel momento avrà valore, con tutte le conseguenze che ne deriveranno."

"Con la minoranza consiliare abbiamo deciso una raccolta di firme per far pressione sull'Amministrazione e una serie di mail di protesta," conclude Simonetti.

Se volete fermare lo scempio di Brenzone, scaricate questa lettera (volendo potete aggiungervi qualcosa o modificarla), stampatela, firmatela, e inviatela a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Loc. Campo 7, Brenzone.