Purtroppo non si tratta di una versione veronese delle alte vie delle Dolomiti, ma del progetto di una nuova strada di montagna partorito dalla moribonda Provincia di Verona. Riportiamo senza commenti un estratto della presentazione della Provincia.

L'attuale quantificazione delle presenze turistiche non residenziali nel territorio interessato dal progetto può essere stimato in media intorno alle 200-250 persone settimanali, concentrate soprattutto nei fine settimana estivi e comunque collegati all'andamento climatico.

Il progetto quindi attraverso la creazione di un percorso ciclo-pedonale lungo la montagna veronese supportato da una rete virtuale dinamica in grado di fornire informazioni utili alla ruizione del territorio intende offrire una gamma di alternative turistiche, che valorizzino i pregi ambientali, culturali ed architettonici del territorio, da coordinare anche con la locale offerta ricettiva e ristorativa unitamente a quella legata alla cura della bellezza e della salute. Il progetto è rivolto alle famiglie, bambini e anziani e agli sportivi (roccia, mountain bike, sci) consentendo l'aumento della presenza turistica con una ricaduta positiva su tutta l'economia locale. Il finanziamento avviene con fondi CIPE.

Il progetto è strutturato per coinvolgere tutto l'ambito del Patto della Montagna costituito da 19 comuni. La rete informativa di supporto al percorso ciclo-pedonale strutturata lungo lo stesso tracciato potrà mettere in connessione i comuni dell'ambito in modo da assicurare ricadute economiche positive su tutti i 19 comuni incentivando il turismo e lo sviluppo dell'offerta nell'ambito naturalistico, culturale, enogastronomico e ricettivo.

Il progetto, sempre nell'ambito delle infrastrutture materiali, prevede anche la realizzazione di uno spazio attrezzato per camper, che funzioni come punto di appoggio essendo inserito nel tracciato dell'Alta Dorsale. Lo spazio destinato è in comune di Roverè V.se ed è ubicato all'ingresso dello stadio del fondo di Conca dei Parpari, la struttura acquisterebbe quindi una doppia valenza turistica: destinata alla pratica del fondo nella stagione invernale e area sosta camper nella stagione estiva.

Il percorso culturale ciclo-pedonale di circa 87 Km collega, infatti, il sistema ambientale del monte Baldo con quello della Lessinia, partendo da San Zeno di Montagna fino alla frazione di Bolca in comune di Vestenanova. E' previsto anche un collegamento alternativo che da Ferrara di Monte Baldo sale a Malcesine in località Tratto Spino dove nelle vicinanze si trova la stazione funiviaria di Malcesine.

Dal punto di vista culturale, il percorso permette al turista di soddisfare interessi e curiosità diversificati, che spaziano dalla botanica (orto botanico di Novezzina), all'astronomia (osservatorio di Novezza), alla gastronomia (cantine vinicole della Valdadige, elicicoltura di S. Andrea di Selva di Progno, cucina vegetariana e tradizionale, formaggi di latte di vacca e capra sul Baldo e in Lessina, gastronomia tradizionale dei rifugi, prodotti a chilometri zero degli agriturismi, ecc), alla religione (percorso devozionale del santuario della Madonna della Corona in località Spiazzi del comune di Caprino Veronese ed immagini votive sacre in pietra del periodo cimbro in Lessina, ecc), alla fitoterapia e salutistica, alla storia (linee difensive di retroguardia della grande guerra a Castelberto, luoghi della resistenza e dei partigiani,ecc), all'ambiente (foresta regionale di Selva di Progno, campus ambientale e parco eolico in comune di Badia Calavena, ecc.), alla storia naturale (pesciaia e museo dei fossili di Bolca), architettura (fabbricati rurali tipici, centri storici, ecc.) e molto altro.

La rete "immateriale" di supporto al percorso ciclo-pedonale è costituita da sei hot-spot (aree Wi-Fi) e altrettanti info-point (per la distribuzione di contenuti multimediali e servizi) collocati in punti dove maggiore è l'affluenza turistica, come musei, sedi municipali, centri di informazione turistica.

Descrizione dell'itinerario: Partendo convenzionalmente da San Zeno di Montagna e muovendo verso est, fino ad arrivare a Bolca (fine itinerario) attraversando il Monte Baldo, la Val d'Adige ed infine l'alta Lessinia, per un totale di 93 km, con una variante per Malcesine-Tredes Pin.

San Zeno-Lumini-Prada-Due Pozze-Dosso dei Cavalli-Strada Graziani-Ferrara-(La variante Malcesine prevede la partenza da Malcesine-Funivia-Tredespin-Ferrara di Montebaldo.) -Brentino Belluno-Pista del Sole-Rivalta-Peri-Fosse-Passo Fittanze-Castelberto-San Giorgio-Conca dei Parpari-(Sul tratto descritto esistono numerosi punti di appoggio sia per ristorazione che per alloggio: le malghe riattate per il turismo, spesso con grande gusto, sono numerose; da Fosse a Parparo: Malga De Rocon, Malga Valbella, Malga Lessinia, Rifugio Castelberto, Malga Podestaria, Malga Malera, Malga Parparo Vecchio, per citare solo i locali più caratteristici, innumerevoli sono poi i ristoranti tradizionali e tipici, anche rinomati che si incontrano sul percorso o a poca distanza nei centri abitati toccati dall'itinerario.)-Giazza-San Bortolo-Campofontana-Bolca.

Il progetto prevede interventi molto eterogenei, costituiti da opere civili di tipo edile e stradale e equipaggiamenti elettronici idoneamente racchiusi in involucro di protezione in acciaio a realizzare la rete tecnologica wi-fi, quindi, in dettaglio: opere civili di movimento terra, costruzione di piazzole sosta con fornitura e posa di cordonate e pavimentazioni in autobloccanti forati, fornitura e posa di geotessuti, sabbia, sistemazioni esterne in tout-venant e misto granulare stabilizzato, sistemazioni/ristrutturazioni strutture di servizio, realizzazione di piccole strutture coperte (tettoia) il legno-pietra-acciaio, con realizzazione di platee in c.a., fornitura e posa di elementi di arredo e servizio; ancora nelle opere civili si ricomprende la sistemazione a spot degli itinerari, con movimento terre e fornitura e posa di idonee protezioni per la messa in sicurezza dei sentieri; l'integrazione della segnaletica tradizionale con cartellonistica su pali in legno, infine: fornitura e posa della parte tecnologica (la più onerosa) costituita dagli 8 totem multimediali dislocati lungo i 93 km dell'itinerario.

Il progetto prevede una spesa complessiva di € 571.424,44 come dettagliatamente esposto nel quadro economico, con finanziamento da fondi CIPE (delibera 23.12.2013).