Anzichè calmierare il mercato immobiliare, per controllare sia la domanda che l'offerta, i Comuni continuano a lottizzare grandi porzioni del territorio, anche in zone già devastate dalla cementificazione selvaggia.

I Comuni della Valpolicella si stanno consociando a vario titolo "per promuovere il nuovo tema turistico", per creare "un consorzio di gestione del servizio di vigilanza urbana" e addirittura:  "Negrar, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Fumane e San Pietro in Cariano progettano un comune unico per la Valpolicella".

Ma poi, quando si tratta di passare alla programmazione urbanistica, vale a dire PAT e PI, il discorso cambia ed ognuno di questi comuni punta ad accaparrarsi tutto l'edificabile della valle.

Il Comune di San Pietro Incariano sta per votare una "riqualificazione urbanistica" nell'ex area Lonardi di mq 44.000, con la costruzione di circa 400 nuovi alloggi e con il complemento di una nuova strada.

Negrar non è da meno ed ha pronto un Piano degli Interventi che prevede un aumento della cubatura edificabile di 25.000 mc rispetto al vecchio PRG, che prevedeva già 290.000 mc. Il sindaco Dal Negro non perde occasione per rimarcare la sua determinazione a puntare sull'edilizia e la convinzione che nel suo Comune il mercato immobiliare sia ancora fiorente.

A nulla valgono le numerosissime fotografie scattate nel Comune di Negrar con il prospetto di condomini addobbati con la scritta "VENDESI" e "IN VENDITA". La sua reazione è disarmante:

"Non posso permettere che sul territorio non vi siano case in vendita in quanto creerei proprio speculazione".

Ma tutto questo è nulla rispetto al Comune di Verona, che a Veronetta investe 43 milioni di euro per costruire in proprio, attraverso Agec e il concessionario Sarmar, una cinquantina di appartamenti da affittare e alcune decine di appartamenti da vendere:

"Accanto all'ingresso da via Santa Marta, sulla sinistra, è prevista infatti la costruzione di una cinquantina di alloggi, che verranno concessi in affitto a canone sociale e a canone calmierato. Il costo previsto è di 26.199.005 euro, di cui 10 milioni arrivati appunto dalla Regione. In particolare, 32 nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata saranno realizzati da Agec (per un costo di 8.678.966 euro) e saranno dati in affitto a canone sociale. I lavori partiranno in marzo. Altri 24 alloggi di edilizia agevolata saranno invece realizzati dalle imprese private guidate dalla Sarmar, per un costo di 10.116.455 euro, per essere dati in affitto a canone calmierato. I lavori partiranno fra settembre e ottobre. In entrambi i casi, il tempo di realizzazione previsto è di due anni". (Corriere del Veneto, 3 agosto 2013)

Inoltre, all'interno del megaprogetto Passalacqua-Santa Marta  Sarmar costruirà e venderà direttamente un blocco composto "da tre edifici, mediamente di soli 10 alloggi per scala, divisi su 4 piani. La "Residenza Campofiore" si rende particolarmente interessante per la posizione tranquilla e rientrata dalla viabilità".

www.sarmar.it ...

Ma anche la Cooperativa San Michele, socia dell'ATI, propone in vendita ulteriori appartamenti: "In centro storico, realizziamo appartamenti in edilizia convenzionata. L'edificio in oggetto è composto da n. 8 appartamenti che si sviluppano su 4 elevazioni fuori terra. Possibilità di Mutuo a tasso agevolato con il contributo di € 25.000,00 in conto interessi a fondo perduto della Regione Veneto".

www.cooperativasanmichele.com ...

-    il finanziamento regionale di 10 milioni era già stato deliberato e messo a bilancio nel 2011;

Passalacqua, Giacino: "A giorni i lavori sui bastioni Maddalene"

www.larena.it ...

Dov'è dunque la novità?

La novità è semplicissima: Sarmar e soci non stanno vendendo un fico secco e quindi sono a corto di liquidità. Urge un rilancio pubblicitario dell'offerta edilizia e il duo affaristico Tosi-Giacino non si tira indietro.

L'insana tentazione di puntare sul mattone sta di fatto mettendo in ginocchio la nostra intera economia, perché comporta una serie di conseguenze disastrose:

-          Una crescita esponenziale dei fallimenti delle imprese edilizie.

-          Il continuo aumento di cantieri lasciati a metà con le relative perdite economiche.

-          La caduta dei prezzi delle abitazioni, causate dallo squilibrio del rapporto domanda/offerta.

-          Una esposizione bancaria oltre ogni limite ragionevole, congiunta con il rischio del mancato realizzo della vendita di immobili garantiti da mutuo .

-          Il conseguente rischio sull'attivo delle banche, dove molti crediti sono garantiti da immobili.

-          Il reale rischio dello scoppio della bolla immobiliare, dovuta al crollo della domanda, causata a sua volta dalla continua perdita di posti di lavoro.