Finalmente è finito il balletto di cifre sul pedaggio. Ora Sindaco e assessori sono informati che per percorrere il passante i cittadini pagheranno 0,19 euro al chilometro (ma non siamo ancora alla precisione: 0,192 con IVA al 20% e 0,1936 con la futura aliquota del 21% e a breve si arriverà all'aliquota del 23% che dovranno essere rivalutate dal 2009). Il comitato scrive a Technital, che ha rotto il silenzio dell'amministrazione comunale, invitandola a un confronto pubblico.

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Egregio Massimo Raccosta

Amministratore delegato di Technital SpA

ho letto con interesse il pieghevole che il Raggruppamento temporaneo d'impresa guidato da Techinital ha fatto recapitare in questi giorni nelle cassette della posta dei veronesi con l'intento di illustrare le caratteristiche tecniche del passante Nord e i vantaggi che dovrebbe portare alla viabilità.

Devo dire che ho molto apprezzato l'iniziativa, destinata a distinguersi in senso positivo in quanto rappresenta uno sforzo di coinvolgimento e di trasparenza nei confronti della popolazione, visto il desolante panorama disegnato dall'amministrazione comunale veronese da sempre reticente a fornire informazioni e chiarimenti sull'opera e pervicacemente contraria a concedersi ad un pubblico e aperto confronto con i cittadini. La vostra iniziativa rappresenta, infatti, quel gesto che da tempo aspettavamo che venisse dagli uffici del Comune, visto il ruolo che un'amministrazione è chiamata a svolgere nei confronti della città.

Per il fatto, però, di esser promosso dalla società che realizzerà l'opera, l'opuscolo inevitabilmente presenta, nella visione prospettata, rilevanti limiti legati all'esigenza – per voi evidentemente prioritaria – di mettere sotto la luce migliore alcuni aspetti del passante, tendendo a lasciare nell'ombra quelli più controversi.

Così, nonostante la positiva impressione suscitata dall'iniziativa, non posso esimermi dal sottolineare alcuni elementi che, ad un'approfondita lettura del pieghevole saltano agli occhi di chi, come me, da anni ormai si occupa della questione e ha avuto modo di sviscerarne ogni aspetto.

Finalmente si parla ufficialmente di pedaggio! Solo 0.19 euro a chilometro (scritto in piccolo), "meno di un caffè al giorno" si dichiara nel pieghevole (a grandi lettere). Stupisce, però, che a un semplice calcolo il risultato sia molto diverso, andando ben oltre il prezzo di un caffè. Sempre che l'affermazione non tenga conto di una tazzina il cui prezzo nei prossimi tre anni si sa già essere destinato ad aumentare vertiginosamente. Il costo fissato di 0.19 euro, moltiplicato per i 13 chilometri necessari per percorrere il passante è pari, infatti, a ben 2.47 euro solo per l'andata. E quando si va, in genere, si ritorna, trovandosi a pagare altri 2.47 euro. Chi viene in città per motivi di lavoro, poi, deve percorrere il tratto per ben 200 volte in un anno, per un importo totale di circa 1000 euro. Hai voglia i caffè! Ma non basta. Poi ci sono i parcheggi scambiatori – non si specifica se a pagamento o meno – in cui lasciare l'auto per prendere l'autobus che porta in città. Con un ulteriormente aggravio sul portafoglio.

Ma questo, forse, perde di importanza a fronte della possibilità, da voi ampiamente messa in rilievo, di ottenere finalmente aria pulita e polmoni verdi, di dire basta alle code e all'inquinamento, di assicurarsi più salute e più libertà. E' incoraggiante sapere, ad esempio, che saranno tracciati ben 10 km di piste riservate alle biciclette (in una zona, peraltro, già attraversata da un'intricata rete di strade bianche perfettamente percorribili sulle due ruote e immerse nel verde), peccato che non si espliciti il fatto che si dovrà pedalare a fianco del traffico autostradale come sul viadotto di Parona, a stretto contatto con Tir ed auto e agli inevitabili rumore e smog da gas di scarico!

E che dire delle aree vincolate – che già oggi lo sono! – che, grazie all'opera, diventeranno non edificabili? I veronesi ringraziano, ma forse sarebbe il caso di evidenziare che, in cambio, migliaia di ettari di terreno, oggi verdi, saranno sacrificati per realizzarci sopra le opere di compensazione dall'ampia volumetria, tra le quali anche un bell'autoparco capace di ospitare ben 150 mezzi pesanti.

Certo, capisco che in un pieghevole non può starci tutto quello che ci sarebbe da dire su un'opera simile e sugli effetti che porterà a vari livelli, e trovo più che comprensibile che il vostro intento primario fosse di esaltarne gli aspetti positivi, dato che l'opuscolo non è che uno strumento di autopromozione, però credo che quando si tratta di argomenti il cui impatto per la popolazione è così elevato, sarebbe doveroso, innanzitutto, fare un'onesta informazione.

Mi rivolgo, dunque, a voi, che, diversamente dall'amministrazione, avete fatto uno sforzo per coinvolgere i cittadini, di farvi protagonisti di un confronto pubblico trasparente e franco che possa mettere in evidenza luci ed ombre del progetto, in nome di una vera informazione e che possa mettere i veronesi nella condizione di conoscere chiaramente i vantaggi e gli oneri che la realizzazione del passante comporterà.

Per questo vi invito all'assemblea pubblica che si potrebbe svolgere venerdì 27 aprile alle 21 presso la Sala Marani dove le varie parti in gioco avranno la possibilità di confrontarsi e di esporre i propri punti di vista e in occasione della quale i cittadini potranno presentare i loro quesiti al fine di dissipare dubbi e perplessità su ciò che li aspetta.

Cordialmente,

Alberto Sperotto

Presidente del Comitato di Cittadini contro il collegamento autostradale delle Torricelle