Intimidazioni e pressioni indebite presso i seggi denunciate a carico dei rappresentanti della Lega

 

L'elettore che si recava alla scuola "Simeoni" di Montorio si trovava a superare un vero e proprio schieramento di leghisti con tanto di simboli in bella mostra. Il saluto di "buon giorno" che rivolgevano era come un invito esplicito a non sbagliare il voto. Questo manipolo era guidato dall'assessore Corsi e dal fidato Andreoli, presidente dell'ottava Circoscrizione. Bell'esempio di rispetto della legalità, sancita dall'art. 21 del cap VII delle "Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione" ove si comnsente l'uso di segni ditintivi della lista di appartenenza solo per "l'esercizio delle funzioni" dei rappresentante di lista. Ora sembra un po' difficile pensare che il "comitato di accoglienza" organizzato possa rientrare in tali funzioni. Nonostante continui e ripetuti interventi presso le autorità competenti tale comportamento si è protratto per tutte le operazioni di voto. Il candidato di Piazza Pulita, Claudio Ferrari,  insieme ad altri rappresentanti ha inviato via fax una richiesta sia al Prefetto che all'Ufficio elettorale del Comune di Verona con l'intento di accertare le eventuali violazioni di legge.

 Ma è successo anche di peggio: una persona volantinava per la Lega a meno di duecento metri dal seggio. 

Questi comportamenti danno la misura di quale sia il rispetto della legalità degli uomini della Lega.

Pdf denuncia al Prefetto e all'Ufficio elettorale del Comune di Verona: denuncia al Prefetto