Grande prova di giornalismo del Bugiardello, che conferma la sua indipendenza e l'attenzione per la pluralità delle opinioni in campo.

La sezione di Epidemiologia e Statistica medica dell'Università di Verona, diretta dal professor Roberto De Marco, sta conducendo (con il contributo dell'Arpav, delle Ulss 20 di Verona e 22 di Bussolengo, nonché dei medici di base) una indagine per valutare i rischi per la salute della popolazione in relazione alle emissioni della cementeria di Fumane. 

I primi risultati parziali vengono presentati al pubblico a fine novembre in una conferenza stampa e pubblicati sul sito del dipartimento.

Giancarla Gallo, giornalista che segue la cronaca della Valpolicella, è presente alla conferenza e il 22 novembre firma un articolo dal titolo: Inquinamento, aria peggiore e i bambini sono i più colpiti

Evidentemente a qualcuno l'articolo non piace e così, a distanza di 20 giorni, appare su L'Arena un nuovo articolo, a firma di Giulio Brusati, che normalmente si occupa di musica, concerti  e spettacoli, con un titolo ed un contenuto dal tono assai diverso: 

"I disturbi respiratori? Non si può incolpare Cementirossi"

Secondo il professor de Marco, il confronto dei dati sulla salute dei fumanesi con quelli di Mezzane non evidenzia differenze significative in termini di rischio per le malattie.

Ma a qualcuno la rettifica non deve essere bastata, perchè stamattina - voilà! - un nuovo trafiletto-precisazione:

De Marco: "Rischi da accertare in una indagine in corso"

"Allo stato attuale", spiega de Marco, "qualsiasi conclusione sui rischi sanitari che corrono i fumanesi, a seguito della presenza sul territorio della Cementirossi, non è scientificamente fondata. Si è inoltre documentato", prosegue de Marco, "un aumento significativo nelle assenze scolastiche nei giorni immediatamente successivi ad aumenti delle polveri sottili nell´aria. Resta da chiarire se e in che proporzione questi effetti possano essere attribuiti alle emissioni dal cementificio".

Non è una novità e neppure una sorpresa, caso mai una conferma. Tutti i veronesi sanno da decenni che sulle pagine del Bugiardello le informazioni vanno cercate col lumicino in mezzo a quintalate di propaganda politica, di articoli celebrativi e di editoriali promozionali. Il termine esatto sarebbe: stampa di regime.

Dal canto suo il dott. Giovanni Beghini, medico di base della Valpolicella, ci invia alcune precisazioni:

"L'articolo, che sostiene che le emissioni sono state finora sempre nei limiti di legge, forse dimentica che i superamenti di PM10 da quando esistono le centraline sono stati sempre più del doppio di quanto previsto dalla legge, tranne l'ultimo anno quando il cementificio è stato chiuso per lunghi periodi (che dimostra ulteriormente la sua potenza di fuoco, tanto che le emissioni di ossidi di azoto della sola cementeria, gli NOx, sono maggiori di tutte le altre industrie della provincia veronese). E non fidiamoci  troppo dei limiti di legge, che forse sarebbe il caso di aggiornare, le sostanze cancerogene fanno male anche se sono entro i limiti.

Si dice che la mortalità di Fumane nel decennio 1990-2000 è uguale all'altra, forse ci si è dimenticati di consultare l'indagime epidemiologica dell'ASL 22, che dice testualmente "si è rilevata nel comune di Fumane una mortalità per malattie cardiovascolari con una media nettamente superiore alla media regionale".

"Adottare il principio di precauzione e di responsabilità significa anche accettare il dovere di informare, impedire l'occultamento delle informazioni su possibili rischi per la salute, evitare che si continui a considerare l'intera specie umana come un'insieme di cavie sulle quali saggiare tutto quanto il progresso tecnologico è capace di inventare" (Lorenzo Tomatis. 1996)