Per ora dobbiamo riconoscere che il cancro è dietro l'angolo. Una persona su tre lo incontra durante la vita. L'obbiettivo di metterlo all'angolo appare molto lontano.

Nessuno vuole mettere in discussione il meritevole lavoro delle molte associazioni ed istituzioni che si occupano di ricerca in questo delicatissimo settore, raccogliendo ed investendo somme più che ragguardevoli.

"Grazie alla generosità dei loro interlocutori, soci, volontari, contribuenti, sostenitori e al supporto dei mezzi di comunicazione, nel 2011 AIRC e FIRC hanno deliberato la somma totale di 99.434.186 euro".

www.airc.it ...

Chiunque abbia avuto a che fare direttamente o indirettamente con questa malattia è in grado di riconoscere il valore dei risultati di questa ricerca.

Nello stesso sito www.airc.it  vengono indicate, fra le cause dei tumori, quelle dovute ai fattori ambientali:

"Ci sono diversi elementi che possono favorire la comparsa della malattia anche nell'ambiente che ci circonda. Alcuni sono presenti in natura, come certi minerali o agenti infettivi, altri sono prodotti chimici cui possono essere maggiormente esposte alcune categorie di lavoratori, senza contare l'effetto delle radiazioni".

Da una parte una serie di fattori sicuramente cancerogeni  prodotti  dal nostro modello di società: scarichi ed esalazioni industriali, gas di scarico dei mezzi di trasporto, contaminazione dei cibi da fitofarmaci, utilizzo di organismi geneticamente modificati (Ogm), ecc.

Dall'altra il tentativo ciclopico di contrastare gli effetti negativi di questo modello di società, senza però metterlo mai in discussione, anzi puntando caparbiamente ad un ulteriore "sviluppo" dello stesso.

Progettiamo nuovi inceneritori, costruiamo altre autostrade (che a loro volta faranno aumentare il traffico), inondiamo le campagne di pesticidi e poi raccogliamo soldi per curare gli effetti di queste stesse azioni.

Una sorta di riproposizione moderna della mitica fatica di Sisifo.

(Nella mitologia greca Zeus condannò Sisifo, come punizione per aver osato sfidare gli dei, a spingere un masso dalla base alla cima di un monte. Tuttavia, ogni volta che Sisifo raggiungeva la cima, il masso rotolava nuovamente alla base del monte. Ogni volta, e per l'eternità, Sisifo avrebbe dovuto ricominciare da capo la sua scalata senza mai riuscire nella sua impresa).