Questo è il testo originale del comunicato uscito sabato da Sezano in risposta alle illazioni apparse la scorsa settimana sulla stampa cittadina.

La nostra volontà è quella di imprimere alla città una svolta di 180 gradi rispetto ad una politica che si chiude a riccio ogni volta che i cittadini su posizioni diverse chiedono un confronto pubblico o anche un semplice chiarimento, che soffre ogni richiesta di condivisione delle decisioni, che occupa i consigli di amministrazione offrendo lauti stipendi. Abbiamo l'obiettivo di disegnare un'altra Verona: aperta e solidale, capace di valorizzare le relazioni, di ascoltare e dare risposte ai bisogni e ai diritti dei cittadini e delle famiglie, rispettosa del territorio, dei beni comuni e della salute. Da anni ci occupiamo pressoché quotidianamente dei problemi del territorio all'interno dei comitati e delle associazioni. Da un paio di mesi ci ritroviamo a Sezano con l'intento di mettere in comune le aspirazioni e le esperienze maturate a contatto con la vita dei quartieri e dei cittadini.

Corrispondono quindi al vero le indiscrezioni che si rincorrono su un certo fermento attorno al nostro lavoro. Non corrisponde, tuttavia, al vero che a riunirsi sono i comitati, perché la partecipazione alla nostra iniziativa è ad esclusivo titolo personale e a nessuna associazione o comitato, per il momento, è stata chiesta l'adesione. Come non corrisponde al vero che abbiamo assunto una posizione precisa in merito alle elezioni amministrative e tanto meno che sia stata espressa l'indicazione di un candidato sindaco.

Al momento siamo in una fase di work in progress. Si tratta di un percorso lungo e faticoso, ma coinvolgente. Al momento riguarda una settantina di persone, e presto verrà portato nelle piazze per un confronto diretto con i cittadini e con le forze sociali ed economiche, nell'ottica di una vera partecipazione democratica diretta all'elaborazione del progetto. Siamo convinti che il nostro lavoro andrà a costituire un patrimonio per la città, per i partiti che ne vorranno cogliere i frutti, per i cittadini che vorranno dire "io ci sto!" e per tutti coloro che, con la risposta ai referendum, hanno espresso la volontà di un cambiamento.

Il gruppo di Sezano.