Questa amministrazione non ascolta e non parla con nessuno, va dritta per la sua strada. Questi sono i risultati e queste sono le osservazioni che facevamo già tre anni fa.

29 gennaio 2009 /it/notizie/2009-ancora-corso-milano.html

. . . Il fatto stesso che ad occuparsi del nodo di Corso Milano sia l'assessore alle Strade e non l'assessore al Traffico dimostra che questa amministrazione ha deciso la sistemazione della strada senza aver chiarito quali sono gli obiettivi che si propone di conseguire. Se la decisione è quella di fare una arteria a scorrimento veloce, si dica chiaramente ai commercianti di cercarsi una nuova sede in zone più accessibili e agli abitanti di cercarsi un appartamento in zone più vivibili. Con Corso Milano non sono in gioco semplicemente una "strada" o un "marciapiede" da usare domani, ma la strategia della viabilità e della mobilità cittadina dei prossimi vent'anni.

Per tutte queste ragioni le associazioni e i comitati chiedono che:



  • due delle quattro corsie previste dal progetto vengano riservate ai mezzi pubblici, cioè che siano corsie preferenziali, e che dovendo scegliere tra sosta e corsia preferenziale venga riconosciuta la priorità a quest'ultima


  • che la bicicletta non venga più considerata mero elemento residuale, ma elemento importante del sistema di mobilità che il progetto di riqualificazione dovrebbe disegnare


  • il previsto parcheggio scambiatore venga specificato e diventi parte integrante del progetto di riqualificazione


  • venga dimostrata la relazione tra traforo delle Torricelle e riqualificazione di Corso Milano




31 dicembre 2010 /it/notizie/2010-chi-facciamo-strade.html

Nel 2008 Corso Milano è risultata essere la strada di Verona più a rischio con 69 incidenti, mentre nel 2009 sono stati 60, mantenendo il primato.

Tra il 2000 e il 2009 sono stati travolti nella nostra città 1467 pedoni! Nel 2009 i pedoni travolti sono stati 179.

Elena Giacomin, del Comitato Viviamo Corso Milano, sbotta furiosa: "NON E' CAMBIATO NULLA!  La messa in sicurezza è una presa in giro, i lavori proseguono ma si stanno traducendo in una <mera riasfaltatura e rifacimento marciapiedi>. Cosa c'entra questo con il garantire la tutela delle categorie deboli della strada? Quali accorgimenti sono stati adottati per migliorare la situazione e fare in modo che non accadano più episodi come questo? La vernice rossa non basta è solo una delle tante cose da fare, tanto più che si sono mantenute le 4 corsie e il pericolo sta proprio in questo".

Forse si impone una riflessione.

Le strade sono fatte per far viaggiare il più velocemente possibile le macchine, come spesso dichiara l'assessore Corsi, oppure sono uno strumento di collegamento che deve tener conto del contesto urbano attraversato e delle esigenze complessive dei cittadini che le utilizzano?

Come dire che ci vorrebbe un piano generale che tenga conto della salubrità dell'aria, dell'impiego dei mezzi pubblici, delle piste ciclabili, delle esigenze dei pedoni, oltre che della necessità di far circolare le macchine.

Chissà che il nuovo anno ci porti una prospettiva meno autocentrica e più attenta alle esigenze delle donne, degli uomini e dei bambini che vivono in città.