Due inquietanti canzoni del 1966 e 1971.

Il ragazzo della via Gluck (1966)

            Celentano, Beretta, Del Prete, Mariano.



( Coro) là dove c'era l'erba ora c'e una città.

Questa è la storia

di uno di noi

anche lui nato per caso in via Gluck

in una casa fuori città

gente tranquilla che lavorava.

Là dove c'era l'erba ora c'e

una città

e quella casa in mezzo al verde ormai

dove sarà?

Questo ragazzo della via Gluck

si divertiva a giocare con me

ma un giorno disse: "vado in città"

e lo diceva mentre piangeva

io gli domando: "amico non sei contento?

vai finalmente a stare in città

là troverai le cose che non hai avuto qui.

Potrai lavarti in casa senza andar

giù nel cortile".

"Mio caro amico" disse "qui sono nato

e in questa strada ora lascio il mio cuore

ma come fai a non capire

che è una fortuna per voi che restate

a piedi nudi a giocare nei prati

mentre là in centro io respiro il cemento.

Ma verrà un giorno che ritornerò

ancora qui

e sentirò l'amico treno che

fischia così.... ua ua".

Passano gli anni ma otto son lunghi

però quel ragazzo ne ha fatta di strada

ma non si scorda la sua prima casa

ora coi soldi lui può comperarla.

Torna e non trova gli amici che aveva

solo case su case catrame e cemento.

Là dove c'era l'erba ora c'è

una città

e quella casa in mezzo al verde ormai

dove sarà?

Non so, non so

perché continuano

a costruire le case

e non lasciano l'erba,

non lasciano l'erba,

non lasciano l'erba,

e nooo

se andiamo avanti così

chissà come si farà

chissà, chissà come si farà.

 

Le Orme

         A. Pagliuca – A. Tagliapietra (1971)

Cemento armato la grande città

senti la vita che se ne va.

Vicino a casa non si respira,

è sempre buio ci si dispera.

Ci son più sirene nell'aria che canti di usignoli.

E meglio fuggire e non tornare più.

Dolce risveglio il sole è con me.

Nell'aria le note di una chitarra.

La casa è lontana, gli amici di ieri,

è tutto svanito, non li ricordo più.

Cemento armato la grande città

senti la vita che se ne va.