La foto è stata presa lunedì mattina a S. Vito al Mantico, i testi sono di Iannacci e Tolo da Re.

LA POIANA (Enzo Iannacci)

La poiana è un falco

un falco delle mie montagne

un laico delle mie montagne

la poiana è... un falco.

la gente delle mie montagne

hanno le braccia forti

hanno i toraci aperti

la poiana no.. è un falco.

la gente delle mie montagne

vengon via dalle sue montagne

c'han vergogna delle sue montagne

lo poiana no

no la poiana no

non se ne vuole andare

piuttosto si fa ammazzare

scende a valle e ammazza un vitello

un tacchino sempre il più bello

del contadino

preparato per natale

no la poiana no

non se ne vuole andare

piuttosto si fa ammazzare

scende a valle e ammazza un vitello

un tacchino sempre il più bello

per il suo piccolino

che la sta ad aspettare...

quattrocento dalla Val Brembana

settecento dalla Val Vigezzo

cinquecento dalla Val d'Introbio

per la poiana no no è troppo

a bruciare nelle ciminiere

a morire nelle petroliere

a crepare dentro alle miniere

no no la poiana no, no la poiana no

non se ne vuole andare

piuttosto si fa ammazzare

scende a valle e ammazza un vitello

un tacchino sempre il più bello

del contadino

preparato per natale

no no la poiana no

non se ne vuole andare

piuttosto si fa ammazzare

scende a valle e ammazza un vitello

un tacchino sempre il più bello

del contadino

che ormai la sta ad aspettare.

A LA POIANA –Tolo da Re

(e a l'anima mia)

Rùstega,

reménga poiana

marinara pègra de l'aria,

co l'òngia nela vòsse

e la passiénsa ne l'ala.

I celi più arditi

iè de l'aquila.

I celi più chieti

iè del pàssaro.

Tuo l'è ‘l cel de méso,

poiana,

el gualìvo, el deserto cel de méso

el né caldo né fredo cel de méso,

el dubioso, el bastardo cel de méso.

La me anema l'è ‘na poiana.

La me anema l'è ‘na poiana.