La traduzione di Guido Ceronetti per gli Adelphi, ci restituisce la freschezza e l' immediatezza di una poesia intrisa di amore per la natura, oggi come nel IV secolo a.C.

Io l' asfodelo della pianura

Il giglio degli acquitrini

Come tra i cardi la rosa

E' tra le femmine l' amica mia

Come il melo nella boscaglia

E' tra i maschi l' amico mio

Con dolci d' uva e con mele

Sostenetemi risuscitatemi

Muoio d' amore

I fiori spuntano sulla terra

il tempo di cantare è vicino

La voce della tortora

vaga per le campagne

Distilla dolcezza

Il fico nei suoi frutti

Mandano odore

I fiori della vite

Alzati amica mi

Mia bella vieni fuori

Come sei bella amica mia come sei bella

Fra le tue trecce i tuoi occhi sono come colombe

Le tue labbra sono un filo scarlatto

Desiderabile è la tua bocca

Come una melagrana spaccata

E' la tua guancia sotto il velo

I tuoi seni sono grappoli di vite

e di meli è l' odore del tuo alito

La tua bocca ha la dolcezza del vino

Come sei bella amica mia come sei bella

Hai per occhi colombe

Come sei bello e caro amico mio

La nostra casa ha per trave il cedro

Ha per volta il cipresso

E il nostro letto è di fiori