Sabato 8 agosto alle 18, appuntamento del festival in alta montagna 'Voci e Luci in Lessinia' promosso dal Parco Naturale Regionale della Lessinia.

Sabato 8 agosto alle ore 18, settimo appuntamento del festival in alta montagna "Voci e Luci in Lessinia" promosso dal Parco Naturale Regionale della Lessinia.

Dopo la specialissima "Bisbetica domata", che al Teatro Romano nello scorso luglio ha ottenuto una strepitoso successo, Natalino Balasso torna a Verona, anzi in Lessinia, per un evento tra i più importanti dell'edizione 2009 di "Voci e Luci in Lessinia".

Questa volta in compagnia di Mirko Artuso (i due hanno già lavorato assieme in teatro, nello spettacolo "Libera nos" con la regia di Gabriele Vacis e nel film "La giusta distanza" con la regia di Carlo Mazzacurati) col quale presenta Meneghello Reading.

I due attori danno voce agli scritti di Luigi Meneghello (Libera nos a Malo, Pomo pero,

Marede' marede' e Fiori italian) facendoci così scoprire la provincia italiana, e nella fattispecie quella del nord est, vista nella sua trasformazione da civiltà contadina del dopoguerra a civiltà industriale.

Alternando brani letti e brani recitati, utilizzeranno l'ampio repertorio letterario dell'autore vicentino portando nella Conca dei Parpari (Roveré Veronese), nello scenario dei pascoli alti della Lessinia, l'umorismo, la risata, ma anche una punta di tragedia.

Luigi Meneghello in Libera Nos a Malo diceva: "Morendo una lingua non muore solo un modo di chiamare le cose, muoiono le cose" e ancora "La sola lingua che parlo veramente bene è quella del mio paese".

Attraverso il dialetto veneto i due attori regaleranno un quadro toccante e sincero della provincia veneta del dopoguerra. Il linguaggio tragicomico, accompagnerà il pubblico in un viaggio inedito attraverso la civiltà contadina in terra veneta, all'alba dell'epopea industriale. Un viaggio in cui la lingua sarà la protagonista.

Con le parole, citazioni dirette dei testi di Luigi Meneghello, Mirko Artuso e Natalino Balasso ricreano le emozioni e le sensazioni che quella generazione si trovò ad affrontare, con amarezza ed ironia.

Per raggiungere la Conca dei Parpari: Dall'uscita A4 di Verona Est e dal centro di Verona proseguire per Montorio, San Rocco di Piegara, Velo Veronese, Camposilvano, Conca dei Pàrpari o percorrere la Valpantena fino a Stallavena e poi proseguire per Cerro Veronese, Roveré, Velo Veronese, Camposilvano, Conca dei Pàrpari.

 

Ingresso 10 euro.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà il giorno stesso alle ore 18.00 nel Teatro Vittoria di Bosco Chiesanuova.