Annotazioni e commenti su notizie di stampa.

Quartiere PIndemonte – Borgo Roma in quattro ore

Domenica 30 novembre da Via della Pace a Via Copernico, con mia moglie Wiebke: ben quattro ore per arrivare in Borgo Roma ... . Dice: intasamenti al Ponte della Pietra? O al Ponte San Francesco? Traffico per la Fiera? No, semplicemente l' abbiamo presa moooolto alla larga ... Più paradosso, di questo, nell'era della supervelocità! Vedendo tra l'altro cose che neanche ai Bastioni di Orione... Ma alle Basse de San Michel: super mega strada a quattro corsie in mezzo ai campi che sbuca alla Palazzina con lampioni ogni 10 metri. Allora invitiamo l'Amministrazione a fare sentieri a scorrimento veloce, anche sulle Torricelle.

Don Zenti e i parassiti

Dal suo pulpito de L'Arena, don Zenti lancia il suo sermone domenicale. Questa volta (30 novembre), se la prende (e a ragione) con il precariato ("La precarietà è turbolenza sociale"). Peccato che proprio lui, non ricordando che "sasso che rugola non fa mus-cio" ha fatto recentemente un bel destriga di preti sballottandoli da una parrocchia all'altra. Conclude la predica nel seguente modo: "… Siano benedetti dagli uomini e da Dio tutti coloro che contribuiscono a rendere sempre meno precaria l'occupazione di chi ha voglia di lavorare. Per non essere un parassita della società". Tralasciando di addentrarci in questioni etico - morali, dottrinali ecc. ("…beati gli ultimi ..."), e sentimental - sociologiche (la condizione dei poveri cristi che hanno perso il lavoro è molto infelice, mio papà c'era passato), concentriamoci sulla definizione ecologica di parassita. Secondo Begon ,Harper e Townsend (Ecologia, Zanichelli) "...il parassitismo, è una relazione in cui l'organismo vivente viene usato come risorsa mentre è ancora in vita..." Alla luce di questa definizione, come si può allora denominare la relazione tra stato e chiesa , detta dell'8 per mille? Parassitismo, forse? In senso ecologico, s'intende ;-)!

Parchi, parchi, parchi e comunità montane

TREVENZUOLO e VIGASIO: "Motor Park", il futuro autodromo

VIGASIO, MOZZECANE ,...: "District Park", Parco della logistica avanzata

CASETTE DI SAN MARTINO B.A.: "Central Park",
Nome di mega lottizzazione

Ma quando è che ci fanno un ParKo vero (chiamano parco i quattro alberi a san Giacomo!) con gli alberi e gli uccellini, quelli che volano; i fiorellini, si proprio quelli che profumano. i prati, le farfalle ecc. ecc… I fa parki dapartuto: mai quel giusto! Le associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF,…) hanno salutato con rammarico e dispiacere la cancellazione delle Comunità Montane (Baldo e Lessinia). Forse perché quella del Baldo ci ha fatto aspettare solo 40 anni per l'istituzione del Parco. Adesso che non c'è più, dovremo aspettarne altri 100.

Paradossi moderni 2

Il Professor Galletti e la mobilità dei cittadini

"Traffico e smog, Verona cerca la cura per guarire" da L'Arena di domenica 30 novembre 2008.

"Tullio Galletti, presidente della Commissione circolazione di Aci Verona e docente al PoLLitecnico (!) di Milano di Trasporti urbani e metropolitani ci ammonisce, dall'alto della sua scienza, che "non possiamo pensare, come fanno gli Amici della bicicletta, che le persone normali utilizzino le piste ciclabili per chilometri". Ahhh! Adesso capisso perché a Verona ci sono solo spezzoni di piste ciclabili! E si capisce anche che scandinavi, tedeschi, olandesi devono evidentemente essere persone anormali. Continua il professore: "E' ormai dimostrato che il raggio di pedonalità è di 300 metri e quello ciclistico di 800, per questo bisogna pensare ad un trasporto integrato e veloce". Ahhn, quindi le persone (non specifica di quale paese, il buon professore) hanno gli arti atrofizzati, in un periodo in cui tutti i salutisti predicano l'ora e mezza giornaliera di passeggiata per evitare trombosi, ictus, infarti. Perciò, conclude Galletti, "per il corto raggio servono trasporti veloci e integrati". Quindi una fermata di metrò sotto il civico di ogni via, aggiungiamo noi. E come fanno proprio a Milano che in media bisogna farne 600 di metri per prendere il metrò? Alla fine dell'articolo, quelli de L'Arena avvertono anche che "sono intervenuti anche il deputato Borghesi e il presidente del comitato antitraforo, Alberto Sperotto". Punto, fine dell'articolo. E le loro opinioni? Cos'hanno detto? Mah!

Novezzina: il tapis roulant e l'Assesssorato alla Mobilità

Con un'articolo comparso sull'Arena di giovedì 28 novembre, ci avvertono che è rientrato dalla porta quello che è uscito dalla finestra (Comunità Montane). Ci dicono cioè che l'Assessorato alla MOBILITA' (e infrastruttura) della Regione presieduto dall'ex bancario Chisso ha stanziato qualche centinaio di migliaia di euro per la posa di una struttura (tapis roulant) in fra i boschi, in quel di Novezzina, nota località sciistica del Baldo . Mi rivedo , bocia, quando con la slitta facevo mille volte il pendio, rigorosamente a piedi, faccia rossa, il fumo dal naso, diaoleti a mani e piedi. Il tapis roulant non è sinonimo di IMMOBILITA'? E invece qui da noi è promosso dall'Assessorato alla Mobilità.

La Settimana Enigmistica e il Nippol

Divaghiamo, passando alla Settimana Enigmistica, dove devono essere dei buontemponi (ma loro lo fanno di professione, quelli dell'Arena, no!). Domanda dell'Edipeo Enciclopedico (ultimo o penultimo numero di novembre): "Nella ruota della bicicletta, com'è denominato il dado a vite che fissa i raggi al cerchione: nipplo o pippolo?" Ora noi che ci picchiamo di conoscere qualcosa di bicicletta, sappiamo qual è la risposta (nipple, invece di "nipplo"). Chi, oltre alla bici, mastica anche un po' di inglese coglie subito la malizia sessuale della domanda, oltre all'assonanza linguistica data dalla pronuncia, nippol. Nipple è infatti il capezzolo, data la forma. Ora, noi, amici della bicicletta ci teniamo caro il nipple. Mentre a tutti gli altri, compreso il professor Galletti, lasciamo il pippolo. Chicchiricchì!



I leghisti, il traffico la velocità e la concentrazione

La concentrazione, si sa dalle scuole medie, è il rapporto tra materia e volume. Alle trasmissioni sul traforo, l'assessore Corsi resta sempre sul spaiso (interdetto), quando gli dicono che all'aumentare della velocità dei veicoli, l'inquinamento aumenta. Abbattendo tutti gli assiomi della Lega: più strade uguale aumento della velocità ergo diminuzione dell'inquinamento. Resta spaiso, proprio perché non ha ben chiaro il concetto di concentrazione. Infatti una coda ai 20 km all'ora, poniamo in via Carducci, è esiziale perché viene emessa in poco tempo una quantità notevole di inquinante in uno spazio ristretto. Ma la stessa coda, ai 100 km/h, emette una quantità molto più elevata di veleni. Basta infatti vedere gli studi sulla densità di PM10 attorno alle autostrade. Non si sente, solo perché lo spazio è molto più ampio che in via Carducci. Ma siamo proprio sicuro che leghisti e dintorni (l'assessore all'inquinamento Sboarina) abbiano dubbi su concetti fisici elementari? Quatti quatti, hanno fatto spostare la centralina di rilevamento da Corso Milano in una viuzza interna di Borgo Nuovo. Poi trionfanti ci vengono ad informare che, dopo un esame fatto supiando in un toco de carton, i polmoni dei veronesi godono di ottima salute. Suppia, suppia il vento dal Monte Luppia.

Michele 2/12/2008