Riflessioni sulla assurda uccisione di un ragazzo per strada.

In tutta questa tristissima vicenda c' è un elemento che continuamente riaffiora e si impone alla nostra attenzione. Qualcosa da cui si sente di doversi difendere.

I ragazzi che hanno ammazzato Nicola si rifanno ad una ideologia che, da un lato invoca un ordine ferreo e una tolleranza zero e dall'altro pratica il disprezzo delle leggi e delle regole, calpesta il valore della vita dei propri simili, usa la violenza come normale modalità di affermazione della propria esistenza.

Questi ragazzi si ispirano alla malsana idea di essere i giusti, di avere Dio dalla loro parte, di essere superiori e quindi di non essere tenuti a rispettare le stesse regole che vorrebbero imporre agli altri.

Questa pazzesca commistione di elementi è tipica di tutte le ideologie totalitarie, che hanno prodotto i più grandi disastri e le più grandi distruzioni del Novecento.  In fondo, fatte le debite distinzioni, non sono tanto diversi dai terroristi islamici.

La volontà di distruggere, di eliminare gli avversari, è comune a tutti questi signori, come è comune la costruzione di fittizi avversari sui quali scaricare la loro violenza, che, chiaramente, è più legata a gravi squilibri della personalità che a oggettivi pericoli.

Ora non si capisce come questa gente per tutto questo tempo abbia potuto scorazzare libera ed anzi avere sempre più seguito e sostegno. Perfino dal primo cittadino, che ha chiaramente espresso e dimostrato la propria simpatia per questi squilibrati. Ognuno ama i propri simili, dicevano i Latini.

Purtroppo non è il solo a nutrire di queste simpatie. Sempre più spesso si sente gente invocare il pugno di ferro e la svolta autoritaria, soprattutto fra gli elettori della Lega, ma anche di altri partiti. Per non essere frainteso, chiarisco subito che il problema della sicurezza esiste ed è molto grave.

Non è tollerabile che la gente non si senta sicura per la strada o in casa propria e sia così facilmente preda di qualsiasi delinquente o squilibrato.  Abbiamo decisamente superato il livello di guardia.

Ma a questa grave situazione si pone rimedio con forze di polizia ben addestrate, ben organizzate, ben equipaggiate e ben pagate. Non con proclami di piazza e con squadracce di squallida memoria.

Soprattutto si pone rimedio a questa situazione testimoniando in prima persona un rispetto puntuale per le regole e per le leggi. E se questo impegno riguarda tutti, riguarda di più le persone che ricoprono incarichi pubblici ai massimi livelli.

O Preferiamo dare la pubblica sicurezza in mano a una masnada di teste rasate assoldate dalla Lega e inquadrate nelle squadracce della Guardia Padana?