Convegno a Villa Quaranta, si parlerà di siti storici e territorio. Ma chiamarla tutela è da antiquati: il suo nome è 'Marketing Territoriale'.

Siete interessati alla conservazione del territorio e dei beni architettonici, storici e paesaggistici? Allora siete pronti per un progetto della regione Veneto, relativo al marketing territoriale.

Lunedi 10 dicembre alle ore 18,30, presso Villa Quaranta Park Hotel, a Ospedaletto di Pescantina (VR), avrà luogo il convegno: "Le ville venete e il territorio: opportunità di Markenting Territoriale": organizzato da 'Connecting-Managers' .

Interverranno:

- Sergio Cucini Presidente Consorzio di Promozione Turistica Verona TuttIntorno;

- Luigi Fusco Presidente Connecting-Managers;

- Graziano Fini Direzione Generale - Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo Spa;

- Giulio Bellemo Presidente di "Ville Venete & Castelli";

- Guido Pizzamano Esperto Programmi Comunitari e agevolazioni finanziarie.

E' previsto un Network Drink per intrattenersi e stabilire contatti business esclusivi con relatori e partecipanti.

Modalità di partecipazione: l'iscrizione con prenotazione presso la Community di Connecting-Managers® dà diritto alla partecipazione gratuita per sé e per un eventuale ospite/collega.

Pare proprio che il nostro vocabolario non sia al passo con il mondo che cambia: un albergo prestigioso si chiama Park Hotel, un'associazione di dirigenti industriali Connecting-Managers, una bicchierata tra colleghi Network Drink.

Ma mai avremmo pensato che la nostra sensibilità per i beni storici e ambientali potesse essere denominata Marketing Territoriale. La questione non è meramente semantica: il progetto regionale, che ha come obiettivo lo sviluppo dei territori veneti più svantaggiati, non è rivolto ad associazioni, fondazioni, enti morali, ma a imprenditori.

"La Regione Veneto finanzia un progetto di Marketing Territoriale che ha come obiettivo lo sviluppo dei territori veneti più svantaggiati. A questo progetto", recita il comunicato, "possono aderire [...] imprenditori che operano nel settore turistico, che hanno dimore storiche, o [..] che svolgono attività [..] di supporto", tipo autonoleggi, catering, agenzie di viaggi, di marketing e di spettacolo, aziende specializzate nella manutenzione di parchi e giardini, nel restauro di edifici e tutti i sistemi di gestione turistica.

Sia chiaro, non abbiamo niente contro la logica del profitto, né contro la creazione di circuiti economici sostenibili i territori veneti svantaggiati.

Ma escludere il no-profit dagli aspetti più economicamente vantaggiosi della tutela del territorio, oltre a essere a nostro avviso ingiusto, potrebbe togliere al terzo settore quel respiro finanziario necessario per pagare i progetti poveri, quelli da cui tutti gli imprenditori si tengono ben alla larga.