Tutto quello che li aspetta è qualcosa che uguaglia tutti. (Qohèlet)

Perdiamo un giorno mesto in cui da sempre ci si fermava a riflettere sul limite della nostra vita, sul senso della nostra esistenza, sulla sostanziale uguaglianza della condizione umana.

Perdiamo una preziosa occasione per ravvivare il ricordo dei nostri cari che non ci sono più, ma anche per dare continuità alla storia della nostra famiglia, rimettendo a fuoco le conquiste, le soddisfazioni e anche gli errori duramente pagati.

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Perdiamo il contatto con una stagione che cambia, che ha ormai abbandonato l' esplosivo rigoglio estivo per entrare nella fredda immobilità invernale. Il riscaldamento domestico, l'uso intensivo della macchina, la disabitudine a vivere all' aperto ci allontanano sempre più dalla sensazione fisica di caldo e di freddo. Così come va perso il piacere di sentire le castagne roventi nelle mani gelate all' uscita dal cimitero.

E infine, dov' è la differenza tra le pagliacciate di maghi e vampiri proposte dai negozianti e le rassegne di santi e beati proposte dai preti?