Un'arte fatta di uomini, di grandi personalità come Kandinskij e Malevič, ma soprattutto di donne e di operai. Perché di loro mi piacerebbe raccontarvi e della entusiasmante mostra a Vicenza presso Palazzo Leoni Montanari dal titolo AVANGUARDIA RUSSA. Esperienze di un mondo nuovo.

 

Donne, amazzoni,  scudiere scite come la Gončarova, Ekster e Rozanova . Donne guerriere che affiancano i loro compagni o colleghi nella ricerca tenace di un mondo diverso, dove la bellezza è l'unica salvezza. Dove l'Occidente va studiato, compreso tra Cubismo e Futurismo ma dove spiritualità e risveglio della memoria non passano da lì. Depositarie della tradizione popolare russa dei lubok, dei giocattoli, delle insegne dei negozi, dei canti e delle poesie di Esenin e Blok, raccontano un mondo che viene da lontano: dalle icone.

Le icone, vere regine della mostra, immagini, "distanze minime alla massima velocità" trasportano in una altra realtà. Le amazzoni dell'avanguardia russa del ‘900 scrivono, dipingono affermando che è possibile  creare una società di   buona volontà consapevole che l'arte possa veicolare idee insegnate in cattedra da loro stesse e dai colleghi Kandinskij, Malevič, Chagall, Tatlin, Rodčenko sottoforma anche di arte applicata. L'azzeramento dell'oggetto porta al design, alla costruzione in fabbrica di manufatti splendidi, sempre più astratti e sempre più sganciati da ideologie o falsificazioni politicizzate. Malevič sa ricamare e cucire, Rodčenko progettare la prima tuta da lavoro come il nostro futurista Thayat qualche anno prima (1919).

Il fare, il mestiere di fare arte passa dal contesto storico-culturale della città di Ivanovo, piattaforma sperimentale per innovazioni artistiche e architettoniche del cosiddetto agit-stoffe e dell'era del Costruttivismo. La "Manchester russa" con macchinari tessili all'avanguardia, una classe operaia composta, combattiva  con semplice e rigorosa dignità, vanno a lezione per  progettare un sogno, sperimentare un mondo nuovo, dove la condivisione è condizione sufficiente e necessaria per sopravvivere e far crescere dentro di sé un soffio vitale.

Scrive Rodčenko negli anni Venti.

"IL FUTURO NON COSTRUISCE CONVENTI A PRETI PROFETI E INVASATI DELL'ARTE

ABBASSO L'ARTE COME RATTOPPO COLORATO SULL'ESISTENZA INSULSA DEL BENESTANTE

ABBASSO L'ARTE COME PIETRA PREZIOSA TRA LA SPORCIZIA E LO SQUALLORE DEL POVERO

ABBASSO L'ARTE COME FUGA DA UNA VITA INDEGNA DI ESSERE VISSUTA

UNA VITA COSCIENTE E ORGANIZZATA CHE SA VEDERE E COSTRUIRE QUESTA E' L'ARTE MODERNA".

Come l'iconostasi, parete decorata di icone che separa il presbiterio dallo spazio riservato ai fedeli,

 era nel mondo dell'ortodossia russa, separazione ma anche passaggio simbolico obbligato per accedere al mistero teologico, così il cerchio di Rodčenko tra i 4 arcangeli, Michele e Gabriele e l'architettura pittorica di Popova e il Suprematismo di Klijun, ti indica in silenzio la strada forse possibile anche per noi e per il nostro nuovo secolo, dove lo spirito dell'arte possa essere a guida di una società consapevole e illuminata.

E' un momento  particolarmente emozionante dell'esposizione: una "preghiera laica" di quelle che piacevano a Kandinskij nelle sue composizioni.

"AVANGUARDIA RUSSA"  nasce da una bella e sana collaborazione. Intesa San Paolo apre le porte ancora di più al suo tesoro e dialoga con l'Università Ca' Foscari . La finalità della mostra si evince da un corposo e ricco repertorio di opere e anche di innesti tra letteratura, fotografia, musica e poesia. Il nostro ‘900 unico e irripetibile è in mostra degnamente rappresentato.

Un unico neo. Forse avrebbe bisogno di più silenzio visivo. L'ipod touch, degno successore dell'audioguida con spugnetta alle orecchie  del passato, spesso è eccessivo e non lascia il tempo per pensare e per ammirare le splendide icone dell'antichità e  anche di una avanguardia scalpitante e volitiva dei primi anni del novecento.

Troppo rumore di informazioni,  così seduttive e utili per approfondire e ricercare, ma solo dopo essere arrivati all'ultimo piano, quando scossa la polvere dai piedi, come scrive la Gončarova , si lascia l'Occidente per volgere alla fonte originaria di tutte le arti, verso l'Oriente.

Ma questo è il nostro tempo e la nostra maledizione occidentale.

 

AVANGUARDIA RUSSA.

 ESPERIENZE DI

 UN MONDO NUOVO

Vicenza, Palazzo Leoni Montanari

11.11.2011–26.02.2012

Contenuti correlati

Lentius, profundius, suavius.
Lentius, profundius, suavius. Un invito a riscoprire e rileggere Alexander Langer, ecologista appassionato e lucidissimo, più attuale che mai."Bisogna dunque riscoprire e praticare dei limit... 1408 views alexander_langer
Fermor, Blacker e Nucci a Villa Vendri
Fermor, Blacker e Nucci a Villa Vendri Bella serata ieri a Villa Cà Vendri, eccellente l'ambientazione, ottima l'ospitalità, molto interessanti i racconti di William Blaker e di Matteo Nucci su Patri... 1684 views Mario Spezia
Natale in trincea
Natale in trincea Non è stato un anno facile e non abbiamo davanti prospettive rosee, ma Natale rimane un giorno pieno di significati, come in questo racconto di Mario Rigoni Ste... 1532 views Mario Spezia
Adolf Loos
Adolf Loos Architetto austriaco (1870-1933) legato a Kraus, Schonberg, Kokoschka, Tzara, sempre molto indipendente, piuttosto originale, critico nei confronti dell'Art Nou... 1434 views Mario Spezia
Renoir e la Costituzione italiana
Renoir e la Costituzione italiana Il diritto inviolabile alla libera espressione di ogni uomo è al centro della Costituzione come della mostra Mediterraneo, a Genova, Palazzo Ducale, aperta fino... 1355 views sabrina_baldanza
Ti amo ma posso spiegarti
Ti amo ma posso spiegarti Guido Catalano è tra i giovani poeti italiani più interessanti e sarà protagonista mercoledì 13 febbraio alle 18, nella chiesa di Santa Maria in Chiavica, del r... 1371 views laura_lorenzini
Bravo Chardin
Bravo Chardin Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l'anima. Si chiude l'evento di Slow Food, salutato dalla stampa italiana e straniera positiv... 1234 views sabrina_baldanza
La pittura va in scena
La pittura va in scena In mostra al Mart , Rovereto, fino al 26 maggio 2010Non è facile avventurarsi tra le sale del Mart che espongono circa 200 opere della scenografica e corposa mo... 1237 views sabrina_baldanza