Ora che il negazionismo climatico è stato smascherato, iniziano le cause di risarcimento. Ma per chi si oppone a pesticidi, 5G, energia nucleare, vaccini, la strada verso il riconoscimento mainstream è ancora lunga: come i movimenti possono far emergere la verità.

Il Procuratore Generale del Minnesota Keith Ellison ha citato in giudizio ExxonMobil, Koch Industries e l'American Petroleum Institute, accusandoli di aver ingannato i cittadini del Minnesota (Minnesotiani?) in merito ai cambiamenti climatici.

L'imputazione è frode a danno dei consumatori e pratiche commerciali ingannevoli. L'importo del danno non è ancora specificato. Ma gli addetti ai lavori sussurrano che sarà molto elevato, a nove zeri, e si accompagnerà a una campagna di educazione pubblica correttiva.

"Ci hanno nascosto la verità, hanno mistificato i fatti e confuso le acque, con effetti devastanti", ha dichiarato Ellison in una conferenza stampa. Il Minnesota è solo l'ultimo degli intentanti causa, e segue il Massachusetts, New York e Rhode Island. Il paese degli avvocati, gli USA, si è accorto delle menzogne di un settore economico, e ora chiede il conto. E c'è da aspettarsi che sarà salato.

Gli ambientalisti hanno partecipato alla conferenza stampa del procuratore generale, tra cui Sam Grant, direttore del gruppo MN350. "Vogliamo che Exxon, Koch e API paghino le loro bugie," ha affermato Grant.

Perché noi ambientalisti non siamo affatto stupiti del fatto che i petrolieri ci abbiano mentito per anni? E della strategia del tabacco, altra menzogna lunga decenni, vogliamo parlare? L'elenco delle menzogne perpetrate dalle corporation e avallate dagli scienziati potrebbe continuare a lungo (DDT, amianto, etc.).

Un attento esame della storia recente permette di capire che cosa sta succedendo in questo periodo, in cui su argomenti delicatissimi, come il COVID-19 (con annessi vaccini e controllo politico), il 5G, i pesticidi, si scontrano due fazioni, una sedicente scientifica, e l'altra, di solito bollata come complottista, new-age, fake-news.

Man mano che il tempo passa, le evidenze, di solito, vanno a favore della seconda categoria, che diventa sempre meno new-age e sempre più tecnica, fino a scavalcare, in autorevolezza scientifica, la controparte, come è avvenuto per il fumo, il riscaldamento globale, l'energia nucleare, e, più recentemente, sta avvenendo con i pesticidi.

Il problema nasce dal fatto che, per dire la verità, ci vogliono due caratteristiche: buona disposizione d'animo (nel senso di onestà, sincerità, innocenza), e metodo, nel senso di rigore, verifica, riproducibilità. Gli ambientalisti, le persone sensibili ai diritti umani, quelle preoccupate per la salute, sono ben piazzati dal punto di vista della disposizione d'animo, mentre, all'inizio dell'agone, non brillano particolarmente per metodo scientifico.

Questa è un'arma formidabile nelle mani di chi vuole mantenere lo status quo, e perora una tecnologia sempre più invasiva, senza preoccuparsi di conseguenze su salute, ambiente, diritti. Lo scopo è quello di aizzare, tra la controparte, delle affermazioni anti-scientifiche, per poter convincere gli indecisi che da quella parte ci sono solo persone approssimative, credulone, non degne di fiducia.

Come si ottiene questo? Avete presente quando il clima politico si scalda, e si arriva a una manifestazione cruciale per la sorte del Paese? A questa manifestazione compaiono degli strani tipi vestiti di nero, organizzatissimi, tutto tranne che spontanei, che si mettono a fare le peggiori cose, contro il volere degli organizzatori e dei manifestanti. La polizia attacca, e va giù pesante col manganello. Non colpisce nessuno di questi nero-vestiti, ma preferisce prendersela coi manifestanti pacifici, che hanno il solo torto di essersi trovati nel posto sbagliato, nel momento sbagliato.

Cosa passa, nella cronaca? Che l'ennesima manifestazione violenta è stata sedata dai valorosi poliziotti. E buonanotte alle rivendicazioni dei manifestanti. Ecco, la tattica comunicativa chiamata 'scientismo' ha le stesse caratteristiche: si mettono in circolo messaggi sbagliati, ma dotati di una forte carica emotiva, si punta sul fatto che i social media sono popolati da persone approssimative (da entrambe le parti, beninteso, ma a loro interessa una parte soltanto), e si assiste alla diffusione del meme, con effetto sputtanante assicurato. Il tutto mentre, dall'altra parte, autorevoli scienziati fanno dichiarazioni tranquillizzanti e vestite di scientificità.

È così che lo spettatore esterno, quello che entrambe le parti vogliono convincere, si trova di fronte a due verità: da un lato c'è chi mente per statuto, dall'altro chi ha a cuore la verità, ma si espone a errori. Il potere economico/politico sguazza all'interno della frattura informativa tra chi mette il progresso, anche tecnologico, al di sopra di tutto e chi si rende conto che dobbiamo mettere un freno alla nostra manipolazione della Natura. Due parti animate da propositi sinceri, ma opposti. Antropocentristi ed ecocentristi.

In questo trambusto, le istanze del potere possono andare avanti anni, e fare danni incommensurabili, prima che la verità trovi la sua strada. Il che avviene quando la parte ecocentrica si impossessa di un metodo scientifico, e comincia a ribattere alle tesi dell'avversario non accusandolo di complotti, ma con la semplicità dei fatti.

Ma possono passare anni: quanto tempo è passato dalle considerazioni del Club di Roma all'attuale consapevolezza del ruolo dell'uomo sul cambiamento climatico? Quasi cinquant'anni. Tempi simili ci sono voluti perché il mainstream si rendesse conto dei pericoli del tabacco, dell'amianto, e dei pesticidi di sintesi.

La mossa necessaria è dunque mettere il metodo scientifico al servizio dell'onestà. Alcune buone pratiche: non cedere alla pancia quando si diffondono notizie. Affermazioni forti richiedono prove forti: se non ci sono queste, diffonderle equivale a dire bugie.

Ancora, la realtà è già abbastanza stupefacente di suo, non serve creare notizie false: basta denunciare con costanza e serietà quello che è evidente a tutti, ma che la gente ignora perché ha il prosciutto sugli occhi. Facciamo un esempio: in opposizione all'imperialismo degli USA, molti sostengono che l'Apollo 11 non sia mai stato sulla luna. Dimostrare questo complotto è praticamente impossibile. Ma non si cita mai la storia delle armi chimiche di Saddam Hussein, che non erano mai esistite e che sono state usate per giustificare una guerra inutile. Questo è un complotto vero e storicamente provato, ed è decisamente più odioso rispetto a dichiarare il falso sulle missioni lunari. Abbiamo materiale sufficiente per contestare l'imperialismo americano, e ne usiamo di falso e inconsistente. Follia.

Infine, dobbiamo rassegnarci al fatto che il sistema capitalistico è meccanicistico, e porta per sua stessa costituzione a sfruttamento, prevaricazione, ingiustizia, guerra. Questo fatto ci toglie un potenziale nemico, visto che il sistema è fatto anche da noi e dai nostri comportamenti. Il capro espiatorio non c'è, facciamocene una ragione.

"Prima ti ignorano. Poi ti deridono. Poi ti combattono. Poi vinci."
(probabilmente Gandhi non l'ha mai pronunciata, questa frase, ma qui ci sta bene lo stesso)
Commenti   
# BUONE NOTIZIEcristilla 2020-07-02 16:32
Sono assolutamente entusiasta che la verità abbia forza abbastanza (o che il costante lavoro militante riesca a snidarla) per manifestarsi. Almeno qualche volta. Dobbiamo padroneggiare il metodo scientifico, la razionalità, il rigore per capire e argomentare. E tenerci curato il cuore.
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